LAMEZIA TERME Il gup di Lamezia Terme Luana Loscanna ha rinviato a giudizio il medico di famiglia Ugo De Sarro e la sua segretaria Giulia Scalise. Le indagini condotte dalla Guardia di finanza del Gruppo di Lamezia Terme, avrebbero riscontrato che durante le assenze del medico, la sua segretaria, Giulia Scalise, riceveva i pazienti e redigeva prescrizioni di farmaci, di esami specialistici e altri atti di competenza del dottore, pur non possedendo i titoli per l’esercizio della professione. Sui documenti l’indagata avrebbe apposto la firma apocrifa di De Sarro col consenso di quest’ultimo.
A De Sarro sono contestati i reati di truffa aggravata, interruzione di pubblico servizio e falso. Alla segretaria sono contestati i reati di esercizio abusivo della professione medica e falso in concorso con il medico di base. Per loro il processo avrà inizio il prossimo 16 marzo.
Prosciolti gli altri indagati ai quali era contestato il reato di truffa aggravata per avere chiesto e ottenuto false certificazioni: un’insegnante, Sante Giovanni Pontillo, due medici, Lorenzo Salvatore Antonio Di Cello, e Angelo Aldo Francesco Schicchi, due dipendenti di un’azienda privata, Roberto Florean e Francesca Alessandra Torcasio.
Parti offese sono stati riconosciute l’Asp di Catanzaro, l’istituto nazionale di previdenza sociale di Catanzaro, Il ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e la Abramo Customer Care spa.
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