ROMA Un controllo continuo e capillare del territorio e una costante attività info-investigativa, ha consentito agli agenti della Polizia di Stato, del commissariato “Appio Nuovo”, diretto da Pamela De Giorgi, di individuare in via dell’Arco di Travertino, all’interno di un’occupazione abusiva nascosta nella vegetazione, una grossa serra di marijuana, con circa 30 piante in piena fioritura, alte 2 metri ed un casolare adiacente, presunta base di spaccio. Dopo ore di osservazione i poliziotti hanno notato un cittadino romeno entrare all’interno dal casolare. L’uomo, alla vista degli agenti, forte della presenza di 3 cani di grossa taglia di sua proprietà messi a difesa della piantagione, si è barricato in casa, aizzando gli animali nei confronti degli operanti per impedire loro l’accesso all’interno del fondo e il successivo controllo. Nonostante questo tentativo i poliziotti, dopo alcune ore, grazie all’aiuto di personale veterinario specializzato, sono riusciti comunque ad accedere al terreno, ma il soggetto, che è stato comunque identificato dagli agenti e denunciato in stato di irreperibilità, nel frattempo era riuscito a far perdere le proprie tracce, scappando per le campagne adiacenti.
Si è proceduto, quindi, ad una perquisizione locale, a seguito della quale è stata rinvenuta una serra di marijuana composta da circa 30 piante, mentre all’interno di una stanza adiacente sono state trovate circa 100 piante della stessa sostanza in fase di essiccazione, per un peso totale complessivo di circa 13,5 chilogrammi, oltre a materiale per il confezionamento delle dosi e 2 bilance digitali. I cani sono stati quindi affidati a personale specializzato dell’Asl che, dopo averli addormentati, vista la loro aggressività, li ha trasportati presso il canile “La Muratella”.
Nel corso dell’intervento i poliziotti hanno anche scoperto, chiusi in una stanza di piccolissime dimensioni, 5 cuccioli di pochi mesi in uno stato di abbandono tra sporcizia e senza acqua e cibo. Si è appurato inoltre che anche i cani adulti erano liberi all’interno di un ambiente malsano, con sporcizia e topi. A seguito del controllo veterinario i cani sono risultati, privi di microchip e denutriti e, pertanto, sono stati trattenuti presso il canile in attesa di un successivo affidamento, visto il loro pregresso stato di abbandono.
Gli investigatori, certi che il cittadino romeno fosse solo un custode dello stupefacente, hanno continuato l’attività di osservazione del terreno al fine di individuare il “Pollice Verde”. Ed è stato individuato un italiano S.G. 53enne, originario di Catanzaro che è entrato nel terreno aprendo con le chiavi il lucchetto a protezione dello stesso. A seguito di perquisizione eseguita presso la sua abitazione sono state rinvenute ulteriori 2 serre di diverse dimensioni per la coltivazione della marijuana, 6 piantine contenute al loro interno e circa 1 etto della stessa sostanza pronta per la vendita, nonché tutto il materiale e il necessario per la coltivazione della sostanza stupefacente. L’uomo è stato quindi tratto in arresto e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa del processo per direttissima.
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