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La dichiarazione

Crotone, Voce: «Pronti alla mobilitazione contro la discarica di Giamiglione»

Il sindaco del capoluogo pitagorico si schiera contro la realizzazione dell’impianto di rifiuti della bonifica dei siti industriali: «Comprometterebbe il futuro del territorio»

Pubblicato il: 21/10/2021 – 18:16
di Gaetano Megna
Crotone, Voce: «Pronti alla mobilitazione contro la discarica di Giamiglione»

CROTONE «Pronto a chiamare a raccolta la popolazione della città e della sua provincia nel caso in cui la realizzazione della discarica in località Giamiglione può diventare un atto concreto». Il giorno dopo la conferenza dei servizi convocata dalla Regione Calabria per dare il via libera ad una discarica per rifiuti tossici e pericolosi a ridosso della città pitagorica il sindaco Vincenzo Voce “grida” il suo no al progetto.
Voce il suo “urlo” contro il progetto lo ha già fatto sentire ieri a tutti quelli che partecipavano alla conferenza dei servizi, tenutasi online. Il progetto risale addirittura alla seconda metà degli anni 90, quando si decise la dismissione delle fabbriche e l’Eni chiese di potere realizzare un impianto dove conferire i rifiuti della bonifica.
Fu indicato Giamiglione perché l’allora commissario regionale per l’emergenza rifiuti aveva allocato il sito nel Piano regionale. Nella direzione di Giammiglione si mosse anche il Nucleo industriale considerato il suo coinvolgimento nel progetto bonifica.

La proposta dell’Eni

La proposta dell’Eni prevedeva la realizzazione di un impianto con una capienza di circa un milione e mezzo di tonnellate. Esattamente quanto dava il calcolo dei rifiuti da eliminare dall’area industriale con l’intervento di bonifica. L’idea andò avanti e fu presentato il progetto.
Lo stesso giorno dell’Eni fu depositato un altro progetto da parte dell’imprenditore abruzzese Guglielmo Maio, molto noto nell’ambito dei rifiuti. Il progetto di Maio prevedeva la realizzazione di un impianto mastodontico di circa cinque milioni di tonnellate: metà da destinare allo smaltimento dei rifiuti tossici e pericolosi e il resto per i rifiuti solidi urbani. Contro i progetti ci fu la rivolta. Nessuno a Crotone era favorevole alla costruzione di discariche nella zona di Giammiglione. Gli enti chiamati ad esprimersi (Comune, Provincia e Azienda sanitaria provinciale) si dissero contrari. L’Eni si tirò fuori e restò in campo solo il progetto dell’imprenditore abruzzese, che iniziò una lunga battaglia legale anche ricorrendo al Tribunale amministrativo regionale della Calabria. Il Tar ha accolto le ragioni di Maio nonostante la posizione chiara di tutti gli enti locali che hanno competenza sulle autorizzazioni.

Voce: «È una assurdità»

«È una assurdità», commenta Voce che aggiunge: «Non si può pensare di penalizzare pesantemente una città e il suo territorio su escamotage legali e cavilli». Voce entra nel merito del progetto e ricorda che quello attualmente in discussione prevede l’utilizzo di ben 35 ettari di terreno». Si intende realizzare due vasche di raccolta di 1,2 milioni di metri cubi ciascuna. Quasi quattro milioni di rifiuti che arriverebbero a Crotone da ogni parte d’Europa e senza avere risolto definitivamente il problema della bonifica. Il progetto della discarica è ormai slegato da quello della bonifica, che ancora non è stata ultimata. «Chiamerò a raccolta i cittadini – ha detto ancora Voce – perché la realizzazione di questo impianto pone fine al sogno di rilanciare Crotone e il territorio provinciale». (redazione@corrierecal.it)

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