CROTONE Dal principio del mese di ottobre, il Comando Provinciale Carabinieri di Crotone ha eseguito una campagna di controlli finalizzati al contrasto dei reati ambientali e in particolare all’individuazione sia di aree pubbliche e private contenenti rifiuti stoccati o abbandonati senza le prescritte autorizzazioni che di soggetti privi di licenze e permessi intenti a trasportarli in luoghi, ove sarebbero stati successivamente abbandonati.
Nel corso delle attività, che hanno interessato l’intera provincia, sono state sequestrate complessivamente 5 aree perlopiù agricole, aventi ciascuna dimensioni variabili tra i 500 e i 15.000 mq., ove i proprietari, che in 4 casi s’identificavano anche negli utilizzatori, avevano realizzato dei veri e propri depositi per lo stoccaggio, senza alcuna differenziazione, di rifiuti di vario genere a natura, anche appartenenti alle categorie speciali e pericolose, quindi difficilmente biodegradabili, in assenza delle prescritte autorizzazioni e della prevista impermeabilizzazione dei terreni sottostanti per la salvaguardia delle eventuali falde acquifere. In tal senso, in taluni interventi, particolarmente prezioso è risultato l’ausilio dei Carabinieri del gruppo Forestale del Capoluogo, chiamati a concorrere nelle operazioni, in ragione delle loro specifiche competenza istituzionali.
I terreni sottoposti a sequestro si trovano a Isola Capo Rizzuto, nelle località Vermica, Sovereto e San Costantino, nonché nella Contrada Capo Rizzuto, e solo uno a Cirò Marina.
Diversa è invece la situazione riguardante l’area ubicata in quest’ultima località, di proprietà di una Parrocchia del luogo, ove era ospitato un 53enne, disoccupato, con precedenti di polizia, il quale se ne era arbitrariamente impossessato, senza alcuna autorizzazione, apponendo al cancello un lucchetto, di cui era il solo a detenere le chiavi, e così realizzando una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto, contenente elettrodomestici in disuso arrugginiti, pneumatici per autovetture esausti, materiale di risulta edile, ferroso e di altra natura.
Sempre a Cirò Marina, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia del luogo hanno deferito all’autorità Giudiziaria un pensionato, con precedenti di polizia, il quale stava trasportando nel cassone del proprio autocarro rifiuti plastici e ferrosi senza la prevista autorizzazione e i relativi formulari.
A conclusione di questa prima fase di controlli, come già detto, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro di 5 terreni, aventi un’area complessivamente stimata in circa 30.000 mq.; dell’autocarro in uso al pensionato di Cirò Marina. Le aree, i rifiuti e il veicolo sono stati affidati in custodia ai legittimi proprietari.
Una diversa procedura è quella riservata alle carcasse delle autovetture, le quali dovranno essere successivamente e tempestivamente smaltite secondo la vigente normativa.
Alle 6 persone denunciate, di età compresa tra i 42 e i 55 anni, nonché di varia estrazione lavorativa e sociale, sono stati contestati, a vario titolo, il reato di “attività di gestione di rifiuti non autorizzata”, quindi anche le altre violazioni previste e punite dagli artt. 208 e 256, commi 1 e 2, del D. Lgs. 152/2006, meglio noto come “Testo Unico ambientale”.
I controlli proseguiranno, nell’ambito di una più ampia campagna finalizzata al contrasto della disaffezione per il territorio e il mancato rispetto delle norme ambientali. Sempre più determinante è, infatti, la salvaguardia dell’ambiente e dell’immagine, anche in chiave turistica, dell’intera provincia.
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