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«Terminal meraviglioso ma manca lo sviluppo del retroporto, della ferrovia e della Zes»

Il presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro Agostinelli. «Le proteste dei no green pass influiscono su operatività»

Pubblicato il: 21/10/2021 – 12:55
«Terminal meraviglioso ma manca lo sviluppo del retroporto, della ferrovia e della Zes»

CATANZARO «Il porto di Gioia Tauro è meraviglioso ed estremamente performante. Manca lo sviluppo del retroporto, manca lo sviluppo di una ferrovia che abbiamo finalmente creato e collaudato, manca una Zona economica speciale per attrarre investimenti». Così il presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli, che oggi ha partecipato a un seminario organizzato dall’università Magna Graecia di Catanzaro illustrando il ruolo del terminal gioiese alla luce degli scenari aperti dalla pandemia da Covid-19. Un terminal che rappresenta «una grande realtà non tanto conosciuta in Calabria, e il mio compito è anche farla conoscere di più», ha spiegato Agostinelli parlando con i giornalisti e specificando che l’Authority «ha sempre avuto un rapporto molto sinergico, il nostro sforzo è portare avanti l’operatività del porto di Gioia Tauro, sviluppare anche il retroporto, ma non dipenderà certamente solo da noi, e creare nuovi posti di lavoro. Speriamo di riuscirci: il prossimo anno promette meglio dell’anno che sta passando».

«Tre milioni e mezzo di container l’anno prossimo: più di così il porto non può fare»

Lo stato dell’arte secondo Agostinelli: «A Gioia Tauro non manca niente, tanto è vero che non siamo rammaricati del fatto che nel Pnrr non tantissime risorse siano state destinate al porto di Gioia Tauro, perché non abbiamo bisogno di tante risorse. Il porto – ha evidenziato Agostinelli – è meraviglioso ed estremamente performante. Manca lo sviluppo del retroporto, manca lo sviluppo di una ferrovia che abbiamo finalmente creato e collaudato, manca una zona economica speciale per attrarre gli investimenti. Il porto così com’è – ha rilevato il presidente dell’Autorità portuale gioiese – fa tre milioni di contenitori quest’anno, farà tre milioni e mezzo il prossimo anno, e – credetemi – più di così non può fare».

«Le infiltrazioni della ‘ndrangheta influiscono sulla produttività»

Tema sempre molto sensibile è quello del rischio di infiltrazioni della ‘ndrangheta: «Nessuno – ha affermato Agostinelli – nasconde che viviamo in una pressione molto forte, in un beato isolamento, cerchiamo di creare un beato isolamento della zona portuale rispetto alle pressioni esterne. I controlli sono penetranti, assillanti su tutto quello che entra ed esce dal porto, i controlli sulle imprese sono penetranti. Tutto questo influisce sulla produttività, è inutile nasconderlo, ma – ha rimarcato – la legalità primo di tutto». Infine, un passaggio sulle vicende legate alle manifestazioni no green pass: «Noi – ha infine ricordato Agostinelli – abbiamo sempre cercato di stimolare e sensibilizzare i lavoratori portuali a vaccinarsi, prendiamo atto che c’è una quota non insignificante di lavoratori che non ha inteso vaccinarsi e pochi hanno inteso effettuare quei tamponi, messi a disposizione dall’Autorità portuale e dal terminalista, che avrebbero consentito di tornare a lavorare. L’operatività ne risente, la produttività ne risente, ma – ha concluso il presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro – non voglio entrare nella polemica politica». (a. c.)

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