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Fondi Europei, l’affondo di Biondo: «Gestione dei progetti poco trasparente e non condivisa»

Il segretario della Uil Calabria è intervenuto a “Buongiorno Regione”. «Non riusciremo a spendere tutti i soldi»

Pubblicato il: 22/10/2021 – 9:15
Fondi Europei, l’affondo di Biondo: «Gestione dei progetti poco trasparente e non condivisa»

COSENZA La revisione dei fondi europei e la necessità di rinnovare la macchina burocratica regionale. Santo Biondo, segretario generale della Uil Calabria, è intervenuto questa mattina nel corso della trasmissione “Buongiorno Regione” del Tgr Calabria.

Il nodo dei fondi europei

«La vicenda del blocco della rendicontazione dell’Fse 2014-2020 è grave. Solo il 38% di spesa certificata: si parla di 900 milioni di euro su 2,3 miliardi complessivi. Un fallimento», dice Biondo. Il segretario Uil poi si mostra preoccupato sulla possibilità di spendere tutti i fondi: «La media di spesa annua è di poco più di 300 milioni. Di questo passo non riusciremo a spendere tutti i soldi e dunque non risponderemo alle esigenze del mondo del lavoro, del sociale e della scuola». Biondo individua la causa della mancata spesa nella «continua parcellizzazione delle risorse in tantissimi progetti scollegati tra loro e privi di omogeneità di investimento. Si prediligono i finanziamenti a pioggia e invece occorrerebbe concentrare gli interventi sui settori strategici». Il sindacalista denuncia anche lo scarso confronto con le parti sociali: «l’ultimo Comitato di Sorveglianza si è svolto a marzo 2021, il precedente a giugno 2019». «Il meccanismo di gestione dei fondi – continua Biondo – è poco trasparente e poco condiviso. Sul piano 2014-2002, non sono stati aperti i cantieri relativi ai grandi investimenti come la metropolitana di Rende o l’aerostazione di Lamezia. E le risorse non si sa che fine abbiano fatto».

La nuova programmazione 2021-2027

«La nuova programmazione 2021-2027 deve essere condivisa con le parti sociali, tuona Biondo, che aggiunge: «chiediamo al governatore Roberto Occhiuto che il documento torni al tavolo del partenariato economico e sociale. Nel nuovo piano deve esserci condivisione e rafforzamento amministrativo». Infine, il segretario regionale della Uil Calabria pone l’accento sulle ataviche carenze nella pubblica amministrazione. «Mancano organico e competenze. Il blocco del turnover nella Pa ha prodotto un disastro, bisognava investire sia sulle funzioni centrali che su quelli locali. Il Governo pare abbia capito che su istruzione, scuola e sanità bisogna immettere risorse e assumere giovani talenti. Sono tantissimi quelli che vanno via dalla nostra Regione».

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