Matteo Salvini è a Palermo per la prima udienza del processo Open Arms, accusato di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio per il caso della nave che nell’agosto del 2019 rimase per quasi tre settimane in mare in attesa di un porto di sbarco.
Il Tribunale deve decidere quali testimoni ammettere al dibattimento. L’elenco dei possibili testimoni citati sia dall’accusa che dalla difesa è lunghissimo. A partire da molti esponenti del governo Conte II, in carica al momento dei fatti. Tra questi, naturalmente l’allora premier Giuseppe Conte e poi Luigi Di Maio, Danilo Toninelli, Elisabetta Trenta. Ma il nome più curioso è quello di un personaggio che non ha nulla a che fare con la politica, l’attore americano Richard Gere, che è stato chiamato in causa perché salì sulla Open Arms in missione umanitaria.
Fra le parti civili, complessivamente 21, compaiono i comuni di Barcellona e di Palermo, Emergency, la stessa ong Open Arms e diversi migranti che secondo l’accusa furono sequestrati a bordo dell’imbarcazione dall’allora ministro dell’Interno. Da dentro l’aula del Tribunale Salvini ha mandato un messaggio via social: «Qui Aula di Giustizia del carcere di Palermo. Il processo voluto dalla sinistra e dai tifosi dell’immigrazione clandestina comincia: quanto costerà ai cittadini italiani?».
x
x