Una prima richiesta di aiuto per un gommone semi-affondato, alla deriva nel Mediterraneo centrale, con 60 migranti a bordo, poi a poche ore di distanza Alarm Phone lancia la seconda richiesta di intervento e questa volta per una barca con 68 persone, tra cui «molti bimbi», migranti «in fuga dalla Libia». Secondo Alarm Phone al momento «hanno problemi di motore» «e affrontano forti venti e mare mosso… serve un intervento urgente».
Ed è il quarto salvataggio, invece, quello che si è appena concluso a bordo della “Geo Barents” di Medici senza frontiere. Ieri sera sono state soccorse altre 95 persone che, secondo la ong stavano per essere intercettate dalla Guardia costiera libica.
Ed è immediato l’intervento di Matteo Salvini, dopo gli arrivi delle ultime ore: «Avvisate Lamorgese e Bruxelles che in Italia ormai sbarca chiunque», dice polemico il leader della Lega.
Intanto il Papa all’Angelus torna a chiedere attenzione per i migranti: «Esprimo la mia vicinanza alle migliaia di migranti, rifugiati e altri bisognosi di protezione in Libia. Non vi dimentico mai, sento le vostre grida e prego per voi. Tanti di questi uomini, donne e bambini sono sottoposti a una violenza disumana. Ancora una volta chiedo alla comunità internazionale di mantenere le promesse di cercare soluzioni comuni, concrete e durevoli per la gestione dei flussi migratori in Libia e in tutto il Mediterraneo. E quanto soffrono coloro che sono rimandati! Ci soni dei veri lager», ha sottolineato Francesco. «Occorre porre fine al ritorno dei migranti in Paesi non sicuri e dare priorità al soccorso di vite umane in mare con dispositivi di salvataggio e di sbarco prevedibile».
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