CATANZARO Condannato in primo grado per concorso in omicidio, assolto con formula piena in appello. Protagonista della vicenda Nazzareno Mantella, di 38 anni, accusato dell’omicidio, aggravato dalle finalità mafiose, di Mario Franzoni, di 29 anni, avvenuto a Portosalvo, frazione di Vibo Valentia, nell’agosto del 2002.
Mantella, difeso dagli avvocati Salvatore Sorbilli e Antonio Porcelli, era stato condannato in primo grado a vent’anni e sei mesi di reclusione al termine del processo celebrato col rito abbreviato.
Nel corso del dibattimento in appello, il procuratore generale, Raffaella Sforza, ha chiesto la conferma della sentenza di primo grado, mentre la difesa ha insistito per l’accoglimento dei motivi d’Appello e dunque per l’assoluzione del proprio assistito. Richiesta accolta dalla Corte d’Assise d’appello di Catanzaro, presieduta da Fabrizio Cosentino, che ha assolto l’imputato «per non avere commesso il fatto».
Nelle precedenti udienze, i giudici d’appello avevano accolto parzialmente la richiesta di rinnovazione del dibattimento avanzata dalla difesa e disposto la riescussione dei collaboratori di giustizia Andrea Mantella, fratello di Nazzareno, e Domenico Giampà.
Mandanti dell’assassinio di Franzoni sarebbero stati Franco Barba e Andrea Mantella, cugino dell’imputato. Secondo il pentito Mantella, il movente dell’omicidio sarebbe da collegare al fatto che Franzoni avrebbe puntato la pistola e picchiato Bruno ed Enzo Barba, figli di Franco.
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