CONDOFURI «Il Museo Archeologico Vallata dell’Amendolea, sito in agro di Condofuri, all’interno del Parco dell’Aspromonte, nonostante l’avvenuta ristrutturazione dei locali dell’ex scuola elementare, le teche comprate e montate, i reperti selezionati, i testi per i pannelli didattici predisposti e l’ipotesi di gestione proposta al Comune da un’associazione non-profit, il Gruppo archeologico Valle dell’Amendolea (dei Gruppi Archeologici d’Italia), è tuttora chiuso». Lo afferma, in una nota, la senatrice Margherita
Corrado, del Gruppo Misto, componente della Commissione Cultura di Palazzo Madama. «Nella primavera del 2018 – aggiunge la parlamentare – l’apertura del museo era considerata imminente e sul sito web del Parco dell’Aspromonte, che ha messo a disposizione la sede e le risorse, lo si dà addirittura per funzionante, indicando persino un numero di telefono da chiamare per prenotare la visita. In realtà, con la Giunta comunale di Cinquefrondi in carica, la collaborazione fra istituzioni che doveva portare a compimento il progetto sembra essersi fermata, o comunque sembra avere subito un rallentamento inspiegabile quanto inaccettabile». «Ho chiesto perciò al ministro Franceschini – dice ancora la senatrice Corrado – se non voglia farsi promotore, presso la
Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio competente, di un nuovo impulso all’iter burocratico il cui mancato espletamento impedisce tuttora agli abitanti di Condofuri di godere del museo archeologico ‘promesso’ loro da quasi un decennio, penalizzati come sono dall’inerzia di Amministrazioni che non sembrano realmente propense a fare gli interessi dei cittadini valorizzando il patrimonio culturale dell’area grecanica reggina, nonostante l’esemplare sensibilità e la generosa disponibilità a collaborare con le Istituzioni dimostrata, negli anni, da molti di loro, ed in specie dai soci
del Gruppo Archeologico Valle dell’Amendolea».
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