VIBO VALENTIA «È un riconoscimento non solo mio, è di tutti quelli che collaborano con me, dei miei sostituti, delle forze dell’ordine che stanno svolgendo un lavoro eccezionale. Noi cerchiamo di tenere duro, di infondere nella società civile un senso di sicurezza per poter sconfiggere questo cancro, questo dramma che è la criminalità organizzata».
Il procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo, commenta così il riconoscimento ricevuto, oggi pomeriggio, proprio a Vibo in occasione del festival “Leggere&Scrivere”. Un premio assegnato dell’associazione “pro Fondazione Antonino Murmura” «per l’impegno a favore della legalità e della giustizia». Nel corso del suo intervento, lo stesso Camillo Falvo ha sottolineato i valori da recuperare nel territorio complesso come quello vibonese, a cominciare proprio dall’onestà: «Senza regole non c’è futuro – ha detto Falvo – soprattutto in un territorio come questo. Quindi è importante che manifestazioni come queste si richiamino i valori fondamentali del vivere civile di cui abbiamo bisogno come il pane. Dobbiamo diffondere questi messaggi di cultura, nelle scuole e fra la gente perché solo così potremo uscire da questa situazione».
L’escalation criminale e l’episodio eclatante della sparatoria avvenuta nella notte tra il 16 e il 17 ottobre scorso, mostrano come la criminalità di fatto sia sempre in agguato: «Un territorio come quello Vibonese non si poteva ripulire in due anni, sarà un processo lungo. Io credo comunque che rispetto a cinque o sei anni le cose siano cambiante completamente, si sono create le condizioni per porre rimedio ad una situazione che sembrava ormai irreversibile». (Gi.Cu.)
x
x