COSENZA Prosegue, dinanzi al gup del Tribunale di Cosenza Salvatore Carpino, il processo “Coopservice” scaturito dall’inchiesta “Silence” coordinata dalla Procura di Cosenza e relativa ai lavori eseguiti dall’azienda di Reggio Emilia nell’Ao bruzia.
Oggi, in aula, ha ridiscusso il pm Margherita Saccà che ha depositato il ricorso per Cassazione in merito alle posizioni di Renato Mazzuca, difeso dall’avvocato Francesco Boccia, e Maria Giacinta, difesa dall’avvocato Eugenio Naccarato. Il Tribunale del Riesame di Catanzaro – lo ricordiamo – si era pronunciato sull’appello proposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza avverso l’ordinanza del Gip con cui era stata rigettata la richiesta di applicazione della misura cautelare in relazione ai delitti di cui ai capi 56 (artt. 476 co. 2 e 479 c.p.); 58 (artt. 476 co. 2 e 479 c.p.); 60 (artt. 476 co. 2 e 479 c.p.); 62 (artt. 476 co. 2 e 479 c.p.); 64 (artt. 476 co. 2 e 479 c.p.); 65 (artt. 476 co. 2 e 479 c.p.) e 66 (artt. 476 co. 2 e 479 c.p.) ascritti ai due indagati (QUI LA NOTIZIA). Poi è toccato agli avvocati Luca e Francesco Acciardi discutere per la posizione di Francesco Spadafora. Gli altri legali del collegio difensivo saranno chiamati ad intervenire nelle prossime udienze calendarizzate a Novembre. (f. b.)
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