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«A Crotone ‘ndrangheta sottovalutata per troppo tempo»

Seconda tappa in Calabria per la Commissione parlamentare antimafia. Con polemica: «Produciamo testi, il governo ci ignora»

Pubblicato il: 29/10/2021 – 12:46
«A Crotone ‘ndrangheta sottovalutata per troppo tempo»

CROTONE «Per troppo tempo è stata sottovalutata la pericolosità della ‘ndrangheta della provincia di Crotone». Lo ha detto il presidente della commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, incontrando i giornalisti davanti alla prefettura di Crotone a margine della seconda tappa (la prima ha toccato, ieri, Cosenza) della missione calabrese dell’organismo bicamerale.
La commissione parlamentare antimafia, quindi, ha deciso di venire a Crotone proprio perché è emersa la pericolosità delle organizzazioni ‘ndranghitiste del Crotonese, la cui attività è stata sino a qualche anno fa sottovalutata. A fare emergere la pervasività delle organizzazioni ‘ndranghetiste del Crotonese sono stati il processo Aemilia e i processi e le indagini messe in piedi dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Dalle indagini e dai processi sono, infatti, emersi dati inquietanti sulle attività delle ‘ndrine che hanno la sede logistica nella provincia di Crotone e in particolare a Cutro e Isola Capo Rizzuto. Sempre dalle indagini è emerso che un territorio, quello calabrese, potenzialmente ricco è invece profondamente povero come emerge dal fatturato dei settori produttivi, mentre le organizzazioni criminali hanno nelle proprie disponibilità montagne di denaro. Il fatturato annuale della ‘ndrangheta è enorme.
Nel passato si pensava che il fenomeno mafioso interessasse in particolare solo la provincia di Reggio Calabria. I dati di oggi dicono che non è così e «meritano approfondimenti anche le province di Vibo Valentia e Crotone».
L’obiettivo che si pone la Commissione parlamentare è di «cogliere i segnali per fare qualcosa che possa essere utile nell’attività di contrasto». Non è mancata la frecciatina di Morra per l’attuale compagine governativa, rea di avere modificato «il regolamento delle interdittive antimafia».
«La Commissione – ha sottolineato Morra – si chiede a che serve produrre testi e domande se poi si decide questa modifica». Subito dopo l’incontro con i giornalisti sono iniziate le audizioni. Nella giornata di oggi saranno auditi i magistrati, i vertici delle forze dell’ordine e i rappresentanti del mondo produttivo (Confindustria e Camera di Commercio). A Crotone, come a Cosenza, la Commissione vuole capire, tra l’altro, qual è il livello della pratica dell’usura. A Cosenza, secondo Morra, emerge un dato controverso meritevole di approfondimento: è aumentata la povertà e sono diminuite le denunce per usura. (redazione@corrierecal.it

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