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La Bruni: «Mi sento una scolaretta al primo giorno». Ma sulla sanità rilancia: «Occhiuto ci coinvolga»

Proclamata anche la candidata presidente sconfitta, ora leader dell’opposizione. «Avere il governatore commissario non risolve i problemi»

Pubblicato il: 29/10/2021 – 15:16
La Bruni: «Mi sento una scolaretta al primo giorno». Ma sulla sanità rilancia: «Occhiuto ci coinvolga»

CATANZARO «Oggi è un bel momento, finalmente dopo tanto attendere c’è aria di inizio per cui sono qui come neofita, come la scolaretta al primo giorno di scuola, piena di entusiasmo e di responsabilità». Così Amalia Bruni, leader dell’opposizione di centrosinistra in Consiglio regionale, a margine della sua proclamazione alla Corte d’appello di Catanzaro. Ai giornalisti che le hanno chiesto che tipo di opposizione intese fare, la Bruni ha risposto: «Intanto credo che tutti i calabresi abbiamo a cuore le sorti della loro terra quindi noi dobbiamo fare di tutto perché questa terra risolva le problematiche in unga maniera concreta e soprattutto definitiva. Mi riferisco soprattutto alla tematica della sanità, che va affrontata con un piglio e un’ampiezza, soprattutto di vedute, importante, perché se non facciamo in modo che il problema della sanità calabrese interessi davvero l’Italia e gli italiani abbiamo sbagliato target, perché avere soltanto in capo al presidente della giunta regionale la figura del commissario non risolve la problematica. Noi abbiamo bisogno di una legislazione speciale, abbiamo bisogno di risorse umane perché abbiamo perso 5mila tra medici e paramedici, abbiamo necessità di avere una quantità di giure gestionali e amministrative all’altezza di poter camminare e procedere. Abbiamo ovviamente bisogno anche di misurare questo deficit con persone che fanno questo mestiere e abbiamo bisogno di averlo cancellato. Tutto questo – ha proseguito la leader del centrosinistra – si fa all’interno di un tavolo che dev’essere costruito con il governo, con il ministero della Salute e con il ministero dell’Economia, per cui io spingerò fortemente su questo, perché mi sembra che, dalle poche notizie che sono finora trapelate su questi rapporti che il presidente ha iniziato ad avere, si vada in una direzione che non è completa. Su questo è necessario che la stessa maggioranza si renda conto che dobbiamo fare degli sforzi in una direzione più ampia altrimenti il problema non lo risolviamo e a noi – ha concluso la Bruni – interessa risolverlo perché è interesse del 100% dei calabresi risolverlo».

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