RENDE «La stampa di regime celebra la svendita all’Unical, da parte del Comune di Rende, del terreno ove insiste l’ex Cud, esteso ben 10mila metri quadri. Dalla svendita il comune ha ricavato poco più di 1.600.000 euro; mentre solo pochi anni fa dalla cessione, nella stessa area, di poco più di 3.800 metri quadri erano entrati nelle casse comunali ben 1.731.000 euro. A voler tacere che, in caso di contenzioso, il proprietario di un suolo (il Comune di Rende), sul quale è stato realizzato da terzi un immobile, può essere risarcito dal costruttore (Unical) con una cifra che può arrivare al doppio del valore dell’area. Manna che evidentemente non conosce la storia, definisce pomposamente, in modo autoreferenziale, «storico» tutto quello che fa. Nel caso di specie forse ha ragione, perché è veramente storico l’autogol subito dalle casse comunali. In conclusione, ci preme contestare l’affermazione, non si comprende se giornalistica o politica, secondo cui la collaborazione ed i buoni rapporti attuali tra il Comune di Rende e l’Unical non sempre sono esistiti quando le due Istituzioni erano guidate dai «precedenti Magnifici Rettori e dagli altri sindaci che si sono alternati». Se questa incauta affermazione corrispondesse alla verità storica dovremmo chiederci come ha fatto a sorgere in pochi anni, su ben 250 ettari espropriati pacificamente, una grande Università che ospita migliaia di studenti, docenti e dipendenti a vario titolo; una realtà che Manna e Leone hanno trovato già realizzata, sedendosi, come suol dirsi, alla “tavola parata” proprio dai Rettori e dai Sindaci che li hanno preceduti. La verità è che i rapporti tra Istituzioni, intrattenuti con pari dignità, vengono spesso descritti come un conflitto, soprattutto da chi questi rapporti cura in condizione di evidente subordinazione intellettuale ed istituzionale». Così in una nota del gruppo politico Federazione Riformista di Rende.
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