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Vaccinazioni, in Calabria il numero degli “scoperti” resta alto. E si chiudono decine di hub

Secondo il report del commissario sono ancora tanti i calabresi senza la prima dose. Intanto tra una decina di giorni il sistema si ridimensiona  

Pubblicato il: 30/10/2021 – 8:33
Vaccinazioni, in Calabria il numero degli “scoperti” resta alto. E si chiudono decine di hub

CATANZARO La campagna vaccinale in Calabria è sempre costellata di problematiche e di mancanze. I periodici report del commissario evidenziano nella nostra regione livelli di “scopertura” (cioè il numero di cittadini che per un motivo o un altro non ha fatto nemmeno la prima dose) generalmente molto più alti della media nazionale. L’ultimo report settimanale infatti rileva che in Calabria risultano ancora “scoperti” circa 25mila over 80 (per la precisione, 24.857, pari al 17,95%, la percentuale più alta in Italia, la Sicilia è la più vicina al 17,40%, la media nazionale di “scopertura” è il 4,74%), inoltre risultano “scoperti”  circa 25mila calabresi over 70 (13,89%, anche qui la percentuale più alta in Italia, che ha una media del 7,62%),  e ancora “scoperti” circa 51mila calabresi tra i 50 e i 59 anni (17,75%, qui la Calabria è penultima in Italia, peggio fa solo la Sicilia con il 17,79% e la media nazionale è il 13,22%). Inoltre la Calabria è penultima nelle percentuali degli over 30 e degli over 20 che non hanno ricevuto nemmeno  la prima dose (rispettivamente oltre 53mila persone per il 23,76% e oltre 39mila per il 19,68%%), ed è terzultima nella fascia d’età 60-69 (oltre 32,7mila calabresi “scoperti” pari al 13,m28%). E infine – secondo quanto emerge dal report del commissario – all’appello mancano anche oltre 49mila over 12 (33,38%, quartultima peggior percentuale in Italia).
A fronte di questa situazione, la Calabria nelle ultime settimane ha recuperato un po’ di terreno nel rapporto tra dosi somministrate e consegnate (ora è decima in Italia, con l’89,5%, mentre la media nazionale è di poco superiore, il’89,7%), e tuttavia il senso di un sistema ancora non perfettamente oliato nella nostra regione resta, e si concretizza anche nello start rallentato della somministrazione della terza dose. Il tutto, mentre, per come emerso da una recente riunione tra commissario alla sanità, Protezione civile della Regione e asp e Ao, per ottimizzare il servizio dall’8 novembre saranno chiusi gli hub vaccinali superflui (ne dovrebbero essere tagliati una settantina per lasciarne attivi una trentina).

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