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Accordo sul clima al G20: tetto massimo a 1,5 gradi

Emissioni zero entro metà secolo. Impegno dei grandi per accesso rapido per tutti ai vaccini anti Covid

Pubblicato il: 31/10/2021 – 13:09
Accordo sul clima al G20: tetto massimo a 1,5 gradi

ROMA È chiuso l’accordo sulla dichiarazione finale del vertice G20. Lo apprende l’Ansa da fonti diplomatiche, secondo le quali sarebbe stata raggiunta un’intesa anche sugli aspetti che riguardano il clima, su cui si è negoziato fino all’ultimo: il vertice ha trovato l’accordo sul tetto massimo di 1,5 gradi per il riscaldamento globale.

La bozza dell’accordo

La dichiarazione finale del G20 di Roma fa riferimento alla scadenza di «metà del secolo» per il raggiungimento delle emissioni zero. Lo riferiscono fonti dell’Eliseo, sottolineando che si è tenuto conto delle «diversità» nelle posizioni di alcuni Paesi, come India, Cina e Indonesia. Il documento finale del G20 conferma il fondo per il clima da 100 miliardi per il sostegno ai Paesi in via di sviluppo. Lo apprende l’Ansa da fonti diplomatiche, secondo le quali la bozza finale del testo sottolineerebbe «l’importanza» di rispettare quell’impegno già fissato. «intraprendere ulteriori azioni» sul clima «in questo decennio». È l’impegno su cui, a quanto apprende l’Ansa, si sarebbe trovato un accordo, nell’ambito della dichiarazione finale del G20. Si è discusso a lungo sull’indicazione della data per le ulteriori azioni, se scrivere negli anni ’20 o lasciarla indefinita. Alla fine si sarebbe raggiunto un accordo – spiegano fonti diplomatiche – sull’indicazione di «questo decennio».
I leader del G20 si impegneranno, secondo quanto prevede la bozza, per garantire l’accesso tempestivo, equo e universale a vaccini sicuri ed efficaci, in particolare ai Paesi a basso e medio reddito, e confermando l’obiettivo di vaccinare almeno il 40% della popolazione mondiale nel 2021, e ili 70% entro la fine del 2022.

Draghi: «Agire subito per evitare conseguenze disastrose»

Dobbiamo agire «rapidamente per evitare conseguenze disastrose sul clima», ha detto il premier Mario Draghi, aprendo un evento a latere del G20 sul “Ruolo del settore privato nella lotta ai cambiamenti climatici”, alla presenza del principe Carlo d’Inghilterra. «La lotta al clima è la sfida del nostro tempo. O agiamo ora e affrontiamo i costi della transizione e riusciamo a renderla più sostenibile o rinviamo e rischiamo di pagare un prezzo più alto dopo e il fallimento», dice il premier. «La presidenza italiana del G20 – prosegue Draghi – vuole spingere la crescita economica e renderla più sostenibile: lo dobbiamo ai cittadini, al pianeta e alle future generazioni».

Il principe Carlo: «Responsabilità enorme per le generazioni future»

«Sono grato al premier Draghi per aver riconosciuto l’importanza di certi temi e averli messi al centro di questo evento», ha detto il principe Carlo al G20. «Abbiamo una responsabilità enorme nei confronti delle generazione di chi non è ancora nato». «Ho dedicato gli ultimi 40 anni ai temi ambientali, ultimamente ho notato un cambiamento nell’atteggiamento generale», ha sottolineato il primogenito della Regina Elisabetta.

Di Maio: «L’Italia sta mettendo il massimo impegno»

«“Abbiamo un’enorme responsabilità nei confronti delle generazioni che ancora devono nascere”. Sono le parole del principe Carlo, intervenuto questa mattina al vertice G20 che si sta svolgendo a Roma. Proprio per questo motivo l’Italia sta dando il massimo sulla lotta agli stravolgimenti climatici, e dobbiamo essere sempre più ambiziosi. Il nostro impegno è evidente, ovviamente serve una spinta coraggiosa da parte di tutti i Paesi”». Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

La cronaca della giornata

I leader del G20 hanno aperto la seconda e ultima giornata di vertice con una foto di gruppo che li immortala nel lancio, come da tradizione, della monetina nella Fontana di Trevi, nel centro di Roma. Con uno schieramento imponente di forze dell’ordine, cameramen e fotografi, con l’intera zona vietata al traffico.

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