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Underworld, l’iniziativa di Legambiente per ripulire i laghi di Sibari

«I sommozzatori hanno recuperato le plastiche abbandonate sui fondali. Osservati anche diversi granchi blu, specie non endemica ed invasiva»

Pubblicato il: 31/10/2021 – 18:06
Underworld, l’iniziativa di Legambiente per ripulire i laghi di Sibari

SIBARI «Grande partecipazione per “Underworld”, l’iniziativa nata dal Circolo Legambiente di Corigliano Rossano, in collaborazione con Legambiente Calabria; l’Associazione Italiana Sicurezza Ambientale – Nucleo Nazionale Sommozzatori (Aisa), con il patrocinio del Comune di Cassano allo Ionio e l’adesione della Associazione Laghi di Sibari, della Lega Navale, sezione Laghi di Sibari e sezione Mirto, del Wwf e della Lipu. All’evento – si legge in una nota – hanno preso parte la presidente di Legambiente Calabria, Anna Parretta; il sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso; la vicepresidente del Circolo Legambiente di Corigliano Rossano, Laura Barattainsieme ad Elena Pisano e Luciana Antoniotti; i presidenti delle sezioni Laghi di Sibari e Mirto della Lega Navale, Arch. Lione e Jimmy Fusaro; il presidente dell’Aisa Paolo Palladino; il presidente di Assolaghi Luigi Guaragnaed il coordinatore regionale Lipu Calabria, responsabile del settore educazione ambientale, Giorgio Berardi. Presenti anche l’associazione Anpana – Associazione Nazionale Protezione Animali Natura e Ambiente, Antonio Gallina e Giovanni Iacovino delle Guardie di Polizia ecozoofila. “Legambiente torna nei Laghi di Sibari – ha detto la presidente Anna Parretta- dopo il monitoraggio effettuato a settembre, con una iniziativa di pulizia dei fondali nell’ambito della campagna “Puliamo il mondo” che ha registrato decine di eventi in tutto il territorio regionale. Abbiamo voluto porre elementi di attenzione e riflessione su uno dei luoghi calabresi a più alta vocazione turistica e sul grave problema delle plastiche abbandonate sui fondali. In particolare, per quanto riguarda le reti utilizzate in miticoltura, negli scorsi anni, le indagini di Legambiente e diversi progetti sperimentali di Fishing for litter, hanno monitorato una quantità enorme di questo genere di rifiuti “pescati” nelle acque o ritrovati sugli arenili. La nostra associazione continua a chiedere l’approvazione della legge “SalvaMare” che consentirà ai pescatori il recupero dei rifiuti pescati accidentalmente ed il corretto smaltimento. Continueremo a monitorare la situazione dei laghi di Sibari e di altri luoghi a rischio per tenere sempre alta l’attenzione sul rispetto e la tutela dell’ambiente e per garantire uno sviluppo turistico ecosostenibile”».

L’indagine effettuata dai sommozzatori

«Ambientalisti e volontari hanno percorso lo specchio d’acqua dei Laghi sulle imbarcazioni degli armatori aderenti all’iniziativa- continua la nota – mentre i sommozzatori si sono immersi nelle acque per svolgere le operazioni di recupero e di monitoraggio. Paolo Palladino, presidente dell’Aisa, sezione di Satriano, in provincia di Catanzaro, ha dichiarato che “il gruppo dei sommozzatori ha perlustrato 100 metri quadri di fondale e recuperato alcuni materiali plastici, tra i quali anche pezzi di reti in materiale plastico. Osservati diversi granchi blu, specie non endemica ed invasiva. Purtroppo la visibilità era molto scarsa: 20/ 30 cm al massimo. Purtroppo – conclude la nota – in questa stagione non era possibile effettuare ulteriori indagini per la presenza di fango”».

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