CROTONE Grido di allarme dei dializzati di Crotone. Da qualche giorno nel reparto dialisi dell’ospedale pitagorico mancherebbero anche lenzuola e cuscini. Una formale richiesta sarebbe stata inoltrata con assoluta regolarità, senza però nessuna risposta. Il “San Giovanni di Dio” , come tanti altri nosocomi calabresi, va avanti solo grazie alla caparbietà e alla professionalità dei medici e del personale sanitario. E’ sufficiente visitare il pronto soccorso per rendersi conto della criticità in cui versa la struttura sanitaria. Non ci sono stanze attrezzate per ospitare i pazienti, costretti spesso a sostare in un lungo corridoio in attesa del proprio turno. Gli organici non sono adeguati alla richiesta di soccorso e ovviamente la precedenza è riservata ai codici rossi. Gli altri pazienti sono costretti ad aspettare anche ore per ottenere cure e consulti. Da anni ormai si parla dell’avvio dei lavori del nuovo pronto soccorso, ma agli annunci non sono seguite azioni concrete. Roberto Costanzo, di Cittadinanza attiva, che da anni si batte per i diritti dei dializzati, sostiene come nel reparto dialisi, oltre alla mancanza di materiale, ci siano anche altre questioni irrisolte. Ad esempio l’inserimento dei pazienti nella lista trapianti: «Sino a qualche tempo fa – sottolinea Costanzo – era il reparto ad occuparsi dell’organizzazione delle liste, ora i pazienti sono costretti ad interfacciarsi con il Cup». Il dializzato «meriterebbe maggiore attenzione e andrebbe sgravato dagli aspetti burocratici». Secondo Costanzo, inoltre, «un paziente oggi deve necessariamente passare dal pronto soccorso per raggiungere il reparto». Stesso percorso è riservato anche ai dializzati.
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