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Villa San Giovanni, morta in attesa dell’ambulanza: l’Asp di Reggio Calabria convoca un “audit”

Prevista domani una riunione per ascoltare i protagonisti. Scaffidi: « Se emergeranno responsabilità non saremo certo noi a nasconderle»

Pubblicato il: 02/11/2021 – 9:39
di Francesco Donnici
Villa San Giovanni, morta in attesa dell’ambulanza: l’Asp di Reggio Calabria convoca un “audit”

REGGIO CALABRIA Continua a far discutere la vicenda della donna morta in ambulanza a Villa San Giovanni. Previsto per domani alle 15 un “audit” interno dell’Asp di Reggio Calabria per fare chiarezza intorno all’accaduto.
A divulgare la notizia è stato il medico di base Salvatore Oriente, che aveva chiamato l’ambulanza. Riporta di tempi di attesa eccessivi, frutto delle difficoltà in cui versa il 118, non soltanto nella provincia reggina.
«Stiamo convocando via pec tutti i protagonisti della vicenda e domani si terrà un’“audit”. – dice al Corriere della Calabria il commissario straordinario dell’Asp Gianluigi Scaffidi – Durante questa riunione interna ascolteremo formalmente e verbalizzeremo le posizioni sull’accaduto per valutare in seguito come procedere. Se qualcuno ha sbagliato sarà perseguito, parimenti, se non ci sono stati errori sarà comunicato».
Nella vicenda sono rimasti dei punti oscuri agli occhi dell’Asp. Il medico di base villese ancor prima di stilare un’eventuale relazione sull’accaduto ha denunciato a mezzo stampa la vicenda. Questo è uno dei motivi per cui si renderà necessaria l’audizione dei protagonisti. L’altro motivo è dato dall’apertura, da parte della procura di Reggio Calabria, di un fascicolo d’indagine contro ignoti per accertare eventuali responsabilità penalmente rilevanti. «La procura – conclude Scaffidi – farà le sue indagini. Se emergeranno responsabilità non saremo certo noi a nasconderle».
Un caso simile, ma con elementi di base diversi è quello avvenuto nel Cosentino lo scorso 22 ottobre, quando una 49enne di Campana, dato il prolungarsi dei tempi d’attesa dell’ambulanza, dopo aver accusato un malore è stata costretta a partire, accompagnata dal figlio, alla volta dell’ospedale più vicino. La corsa contro il tempo, nel tentativo di raggiungere l’Annunziata, è finita sulla Salerno-Reggio Calabria, all’altezza dello svincolo di Altomonte dove la donna ha persona la vita rendendosi vani i primi soccorsi. In questo secondo caso a pesare è anche l’attuale morfologia del sistema ospedaliero della provincia che rende impossibile per alcuni territori, in caso di emergenze, raggiungere le strutture più vicine entro un tempo di percorrenza inferiore a un’ora.

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