CORIGLIANO ROSSANO Sembra assumere contorni noir l’imbarcazione spiaggiatasi qualche giorno fa a Thurio e rimossa questa mattina.
La barca a vela “Finisterrae” e proveniente da Bodrum, in Turchia, si è arenata sulle spiagge coriglianesi – è la teoria più accreditata – dopo essere stata utilizzata per uno sbarco di migranti approdati a Crotone e lasciata alla deriva.
Non è ancora chiaro se le correnti ed il motore ancora acceso con cui è stata ritrovata l’imbarcazione di costruzione turca, associati alle mareggiate dei giorni scorsi, abbiano condotto la barca a vela fino a Thurio. Un’altra ipotesi ventilata da chi conosce mari e correnti, invece, vorrebbe la Finisterrae “accompagnata” fino al golfo di Corigliano per scopi al momento sconosciuti.
Di certo è stata presa in custodia dal Comune di Corigliano Rossano e rimossa dalla spiaggia questa mattina. È intenzione dell’amministrazione comunale, infatti, acquisire la barca nel patrimonio dell’ente per poi utilizzarla a scopi promozionali o concederla in uso ad associazioni e all’istituto nautico, in virtù dell’ottimo stato in cui è stata trovata. La barca, un mini yatch dotato di 13 posti letto, del valore di 300mila euro nuova (la metà usata), è stata disinsabbiata con l’ausilio di un rimorchiatore e condotta in ricovero ai Laghi di Sibari.
Potrebbe fungere, quindi, per scopi promozionali del territorio, insieme ad un pontile galleggiante lungo 18 metri e già di proprietà dell’ex comune di Rossano dal 2015. Sarà “rispolverato” dall’amministrazione comunale in carica e istallato a maggio prossimo a Sant’Angelo. (l.latella@corrierecal.it)
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