COSENZA La complessa situazione di 118 e pronto soccorso calabresi sullo sfondo del caso dell’anziana di Villa San Giovanni morta in attesa dell’ambulanza. Negli studi di Buongiorno Regione si torna a parlare del tema che sta tenendo banco in queste ore insieme al presidente del Codacons, Francesco Di Lieto. L’associazione ha presentato un esposto alla procura di Catanzaro dove chiede vengano acquisiti i turni delle ambulanze dal 2020 ad oggi. «Pretendiamo che i calabresi abbiano cure dignitose – dice Di Lieto – e quindi nel momento dell’emergenza che intervenga un autista soccorritore e un medico. Figure diverse e non intercambiabili».
«La coperta – aggiunge il presidente del Codacons – è troppo corta e noi siamo in balia di decisioni assurde in una regione che ha visto due Asp sciolte per infiltrazione mafiosa».
Pronta la replica di Cosimo Zurzolo, responsabile 118, che assicura come non ci siano state posizioni scoperte nel periodo preso a riferimento e «provvederò personalmente a consegnare i turni alla procura».
Il caso di Villa San Giovanni è solo l’ultimo in ordine di tempo a far discutere. Premesso che l’inchiesta della Procura di Reggio – fascicolo aperto contro ignoti – e l’audit odierno dell’Asp si rivolgeranno a ricostruire l’esatta dinamica dell’intervento e quindi l’eventuale sussistenza di responsabilità. «Mi ha svegliato dicendo che stava male, abbiamo chiamato il dottore e sono arrivati dopo tre quarti d’ora» dice Carmela, una dei figli dell’anziana donna scomparsa. Un tempo che non coincide con quello già dichiarato dal direttore sanitario dell’Asp, Domenico Minniti secondo il quale il mezzo sarebbe arrivato poco dopo i 18 minuti previsti per l’intervento.
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