LAMEZIA TERME Ci sono volute due chiamate e 18 voti favorevoli, ma alla fine ce l’ha fatta. Giancarlo Nicotera è ufficialmente il nuovo presidente del Consiglio comunale di Lamezia Terme. La sua elezione è arrivata questa mattina poco prima di mezzogiorno, mettendo d’accordo, numeri alla mano, anche la minoranza, dalla quale sono arrivati 4 voti. Due, invece, i “franchi tiratori” tra le fila della maggioranza, un segnale su cui il primo cittadino, Paolo Mascaro, dovrà certamente riflettere, ma non oggi.
A Lamezia Terme, infatti, dopo 11 mesi dall’ultima volta, dopo le ripetizioni di voto in quattro sezioni e dopo 10 mesi di commissariamento, l’agibilità democratica è tornata con il primo consiglio comunale dopo la (ri)proclamazione di Mascaro, con l’amministrazione pronta a rimboccarsi le maniche e lavorare per Lamezia e i cittadini. E il primo segnale è proprio l’elezione di Nicotera.
Che il nome dell’ex democristiano e avvocato fosse quello scelto dalla maggioranza era chiaro da giorni, una certezza poi in apertura del Consiglio di oggi. Il nome di Nicotera, secondo il sindaco Paolo Mascaro, rappresenta al meglio quella che è la «capacità» e la «volontà» di dialogo tra la maggioranza e la minoranza mentre è caduto subito nel vuoto l’appello di Rosario Piccioni che invocava l’elezione di una figura femminile. Il consigliere s’era detto favorevole anche all’eventuale elezione di Annalisa Spinelli, in caso di voto condiviso, votando poi per la Cittadino.
La seduta di oggi si è aperta con la convalida dei consiglieri eletti senza alcuna opposizione o discussione in aula (assente la sola Rosy Rubino) mentre qualche scintilla si è registrata “solo” tra la Villella e l’ex presidente del Consiglio comunale, Pino Zaffina, invitato a sedersi fra i banchi della minoranza visto il suo “passaggio” tra le fila di Forza Italia in occasione delle elezioni regionali.
Dalla seduta di oggi ad emergere è stato il messaggio di “unione”: nessuna intenzione bellicosa da nessuno schieramento, solo la voglia di governare “insieme” per il bene della città e dei lametini. E lo testimoniano i messaggi distensivi (qualora ce ne fosse bisogno) di alcuni consiglieri come quello della Spinelli e soprattutto del promoter lametino, Ruggero Pegna, battuto da Mascaro proprio al ballottaggio: «Nessuna opposizione ritengo sia utile alla città – ha detto nel suo intervento – basta con le beghe antagonistiche perché dobbiamo sintetizzare il lavoro e le discussioni per smaltire l’arretrato. Lamezia ha tante potenzialità e noi dobbiamo mettere in pratica le belle parole di cui facciamo uso per scopo propagandistico. Siamo convinti che la persona indicata potrà essere una figura super partes».
Ancora più chiaro, poi, il messaggio del neo eletto presidente del Consiglio comunale Nicotera: «La responsabilità del presidente del Consiglio – ha detto poi ai microfoni del Corriere della Calabria – è quella di unire, portando all’interno del Comune quelle che sono anche le istanze dei colleghi di minoranza. Un po’ una figura “super partes. Io vengo da una cultura che è quella della Democrazia Cristiano e quindi credo che non si possa governare a colpi di machete. Ognuno degli eletti ha diritto di esprimersi e di portare le proprie istanze, penso al palazzo comunale come un palazzo con tante finestre. Se tutti ci affacciamo avremo tutti una visione più ampia e in questo il ruolo della minoranza sarà ugualmente importante» Dopo l’elezione di Nicotera, i consiglieri hanno anche eletto il suo vice Antonio Mastroianni: 18 voti favorevoli alla seconda chiamata. (redazione@corrierecal.it)
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