REGGIO CALABRIA Sono stati tutti assolti gli imputati del processo nato da una costola dell’inchiesta “Helvetia”, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, su un’associazione a delinquere di stampo mafioso operante nella cittadina svizzera di Frauenfeld. In primo grado, il Tribunale di Locri aveva condannato nove persone a pene tra i 10 e i 13 anni di carcere. L’accusa per tutti era di aver fatto parte di un gruppo criminale legato al “Crimine” di Polsi” e in contatto con la “società di Rosarno” e la “locale” di Fabrizia, paese di origine di gran parte degli imputati. Dopo il processo
di secondo grado, la Corte d’Appello di Reggio Calabria ha ribaltato la sentenza e assolto «perché il fatto non sussiste» Rocco Antonio Cirillo, Brunello Nesci ritenuti rispettivamente capo locale di Frauenfeld e componente della “società maggiore” e “mastro di giornata”. Accuse anche nei confronti dei presunti partecipi all’associazione mafiosa: Angelo Rullo, Cosimo Laporta, Giovanni Manno, Giovanni De Masi, Sandro Iacopetta, Francesco Lombardo e Giulio Nesci.
x
x