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Il caso

Roseto Capo Spulico, 40enne muore per un malore: l’ambulanza arriva senza medico

Il mezzo di soccorso sarebbe arrivato in tempo da Trebisacce ma demedicalizzato: è prassi consolidata nella Sibaritide. Sapia scrive a Speranza

Pubblicato il: 03/11/2021 – 12:38
Roseto Capo Spulico, 40enne muore per un malore: l’ambulanza arriva senza medico

ROSETO CAPO SPULICO Un uomo di 40 anni ha perso la vita dopo aver accusato un malore a Roseto Capo Spulico. L’ambulanza, al contrario di quanto accaduto nei giorni scorsi a Villa San Giovanni, sembrerebbe essere giunta a soccorrere l’uomo da Trebisacce in tempi adeguati, ma senza medico. Nonostante tutti i protocolli che sarebbero stati messi in pratica dall’infermiere professionale giunto sul posto con l’ambulanza, per il 40enne non c’è stato nulla da fare.
Il caso è paradigmatico dell’assistenza sanitaria sul territorio ed è il terzo, connesso al servizio di assistenza, verificatosi in pochi giorni nel nord-est calabrese. Sembra, quindi, essere prassi ormai consolidata che le ambulanze continuino a viaggiare senza medico in Calabria e specialmente nella Sibaritide, per mancanza di personale.
Era accaduto nelle scorse settimane a Rossano, dopo un incidente stradale mortale che ha visto una donna perdere la vita ed i soccorsi giungere da Cassano con un mezzo demedicalizzato. E piuttosto che affidarsi ai tempi dei soccorsi, soprattutto nelle aree interne, anche un’altra donna di Campana è deceduta in autostrada nel vano tentativo di raggiungere l’ospedale di Cosenza, accompagnata dal figlio, a seguito di un malore accusato mentre si trovava a casa.

Sapia: «Il ministro Speranza interrompa il suo immobilismo»

Sui casi più recenti è intervenuto il deputato Francesco Sapia. «Per garantire più medici nelle postazioni calabresi del 118, presenterò specifici emendamenti alla legge di Bilancio. Le carenze di organico sono gravissime, specie in Calabria, e non più tollerabili. Urge inquadrare meglio i medici del 118, che vanno formati con strumenti diversi, pagati bene e valorizzati sul piano professionale. Diversamente il 118 avrà ulteriori e più grossi problemi».
«Dal nord al sud della Calabria sono morti troppi pazienti privi di assistenza medica in ambulanza. L’ultimo episodio del genere – prosegue il parlamentare di L’Alternativa C’è Francesco Sapia, componente della commissione Sanità – è successo a Roseto Capo Spulico. Non si capisce perché il settore dell’emergenza-urgenza debba essere così mortificato, svilito e ridotto, specie in una regione con collegamenti viari problematici, con ospedali chiusi e con interi territori senza i presìdi di base per i malati acuti».
«Questa carneficina – conclude Sapia – va fermata subito. La politica calabrese deve essere unita e deve impedire ad ogni costo che la situazione degeneri oltremodo. Vanno messe da parte le strategie e le tattiche elettorali, nell’interesse primario dei calabresi. Mi auguro che il ministro della Salute, Roberto Speranza, si renda conto che il potenziamento del 118 è prioritario. Spero che voglia uscire dal suo lungo silenzio e interrompere il suo insostenibile immobilismo». (lu.la.)

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