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la scoperta

Alghe, studio universitario con dati Arpacal attesta una nuova presenza a Roccella

La ricerca ha rilevato la fioritura di una specie, che in Italia cresce solo in Sicilia, nel porto della città ionica

Pubblicato il: 05/11/2021 – 11:10
Alghe, studio universitario con dati Arpacal attesta una nuova presenza a Roccella

ROCCELLA JONICA «La cittadina in provincia di Reggio Calabria può essere annoverata tra le aree ioniche italiane interessate da fioriture ricorrenti di Alexandrium minutum, un’alga appartenente alla specie dei dinoflagellati, presente anche sulle coste siciliane in provincia di Siracusa, dove proliferano dal 2000. Le fioriture di questa specie si verificano spesso in aree riparate e, come per diverse aree del Sud Italia, sono segnalate nei primi mesi primaverili. Ad attestarlo – fa sapere Arpacal – una ricerca del Centro di Ricerche Marine di Cesenatico e delle Università di Bologna ed Urbino con la collaborazione del Dipartimento provinciale di Reggio Calabria dell’Arpacal, diretto da Giovanna Belmusto, e più precisamente dal Servizio tematico Acque, diretto da Francesca Pedullà. La ricerca sarà presentata nella conferenza internazionale di settore Harmful Algae. La ricerca ha avuto inizio con le analisi eseguite dall’Arpacal su campioni di acqua di mare prelevati dalla Guardia Costiera di Roccella Jonica nel 2018, a seguito di segnalazioni su cambiamenti anomali della colorazione delle acque del Porto di Roccella Jonica. Il primo fenomeno di scolorimento dell’acqua si era verificato nel marzo 2018, seguito da un secondo nello stesso mese del 2020. Entrambi si sono verificati nella darsena portuale dove l’acqua è apparsa di colore giallo/marrone. Il campione, analizzato presso il laboratorio Bionaturalistico Arpacal di Reggio Calabria, ha immediatamente evidenziato la fioritura di una specie fitoplanctonica tossica appartenente al genere “Alexandrium minutum”. La conferma è stata in seguito data dalla determinazione genetica effettuata presso il Centro di Ricerche Marine di Cesenatico che, in collaborazione con l’Università di Bologna e di Urbino, ha consentito la caratterizzazione  della specie e la tossicità correlata. Secondo la professoressa Rossella Pistocchi, che ha guidato la ricerca, in Italia, ad eccezione della Sicilia, le fioriture possono essere considerate eventi rari e, di conseguenza, altrettanto raramente si sono verificati episodi con livelli di tossicità superiori al limite di legge per la commercializzazione dei mitili (in Adriatico, Sardegna e Sicilia). Il lavoro svolto con la collaborazione dei dati Arpacal, ha permesso di segnalare la presenza, per la prima volta, di estese fioriture di A. minutum nella costa ionica della Calabria. Sempre secondo la ricerca della professoressa Pistocchi, nessuno ha sofferto di sintomi di Psp (paralisi sopranucleare progressiva, provocata da una intossicazione da molluschi paralizzanti, ndr), anche per la mancanza di allevamenti di mitili nella stessa area, tuttavia è stata effettuata una corretta identificazione e valutazione della presenza di tossine alla prima comparsa della fioritura».

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