CATANZARO «La Calabria ha bisogno di un circolo virtuoso che metta insieme la parte sana della nostra comunità, che crei un ponte tra coloro che hanno voglia di mettersi a disposizione del proprio territorio e chi è stato chiamato a guidare la cosa pubblica calabrese». Lo afferma Anna Comi, responsabile coordinamento “Pari opportunità e politiche di genere” Uil Calabria. «Fin da subito dico che la Calabria – aggiunge – in questa delicata fase storica, ha bisogno di prestare la massima attenzione alla transizione ecologica, istituendo un gruppo di lavoro dedicato, ma soprattutto di dare vita ad un assessorato regionale per il superamento del gender gap. Nella nostra terra, infatti, è ancora troppo marcata la diseguaglianza fra le donne e gli uomini all’interno del mercato del lavoro». «È paradossale, infatti – sostiene Comi – che le donne spesso più preparate, più titolate dei loro colleghi abbiano notevoli difficoltà a recuperare il gap occupazionale e salariale che le opprime. Così come la diseguaglianza è, purtroppo, ancora assai marcata nel mondo della politica».
«Creare una struttura dipartimentale – prosegue la responsabile Uil – affidarla alle cure di una donna in grado di mescolare sapientemente conoscenze manageriali e impegno politico, potrebbe essere un punto di svolta per la nostra terra in un momento in cui l’Europa, che si è riscoperta solidale, ha messo a disposizione della Calabria una importante dote finanziaria. Così come sarebbe auspicabile l’apertura di una nuova stagione concorsuale – come sostenuto dal nostro segretario generale Santo Biondo – per liberare sul territorio le nostre giovani risorse professionali e frenare la loro fuga lontano dalla Calabria».
«La dote messa a disposizione dall’Europa – sottolinea ancora Comi – non può essere sprecata, deve essere canalizzata verso progetti di sviluppo concreti e non dispersa in mille rivoli; una dote che deve aiutare le donne calabresi ad uscire dai bassi fondi delle classifiche sugli indici occupazionali; una dote che deve puntare sullo sviluppo di idee imprenditoriali che, mettendo al centro il patrimonio calabrese, punti ad offrire nuove occasioni occupazionali alle donne ed ai giovani della nostra regione. Davanti a noi c’è la sfida del corretto utilizzo dei fondi del Pnrr e della riprogrammazione di quelli del Por».
«Ecco, sono convinta che nella nostra Calabria sia importante – afferma ancora – nel disegnare questi investimenti o nel ripensarli, prestare molta attenzione alle tematiche del mondo femminile. Progetti come quello fortemente voluto dalle donne della Uil Calabria, in particolare modo dalla Uiltec, sull’uso della ginestra per l’industria tessile, dovrebbero trovare un posto in cima ai pensieri di chi gestisce la cosa pubblica regionale».
«Anche in Calabria, poi, si deve porre la massima attenzione – sostiene Comi – al tema della sicurezza sul posto di lavoro. Anche per questo i prossimi 11 e 12 novembre arriverà in Calabria – a Cosenza e Reggio Calabria – il truck del tour Uil 2021. Sarà quella l’occasione per ribadire a gran voce, con il sostegno del Segretario generale Pierpaolo Bombardieri, che l’Italia riparte se riparte il Mezzogiorno, che il Sud riparte se riparte la Calabria. Nella convinzione che sia necessario affrontare le diseguaglianze del Paese, le diseguaglianze della Calabria, partendo dalle donne e dai giovani, per costruire una società più giusta ed equa».
«Per le donne, per le quali non basta investire nei servizi degli asili nido ancora purtroppo carenti – conclude – occorre potenziare anche il tempo pieno nelle scuole primarie, i servizi pre e post scuola e potenziare strutture che aiutino le donne alla cura dei familiari non autosufficienti. Alle donne, infine, è giusto dare la possibilità di crescere economicamente e socialmente sostenendo le loro idee nel fare impresa».
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