CATANZARO La Calabria è tra le regioni che potrebbero cambiare la fascia di rischio covid prima di Natale. I parametri alti e la curva epidemiologica in salita nelle ultime settimane infatti la mette a rischio di una nuova ondata: la quarta dall’inizio della pandemia.
A preoccupare oltre l’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti soprattutto il livello di occupazione dei posti letto nei reparti covid e nelle terapie intensive. Parametro quest’ultimo che incide maggiormente sul cambio di colore nella scala dell’emergenza epidemiologica.
All’ultima rilevazione dell’Iss la Calabria risultava con un’incidenza di 52,5, posti occupati per il 10,2% e terapie intensive al 4,7%.
Ricordiamo che il passaggio dalla zona bianca a quella gialla avviene sulla base di tre parametri: l’incidenza settimanale di nuovi positivi deve superare i 50 casi ogni 100mila abitanti, il tasso di occupazione in area medica deve essere oltre il 15%, il tasso di occupazione in terapia intensiva deve essere oltre il 10%.
Dunque per la Calabria uno dei tre parametri – cioè l’incremento di infezioni – risulta già sforato e se dovesse crescere anche quello che attiene la pressione negli ospedali il passaggio alla zona gialla sarebbe automatico. In quel caso ritornerebbe tra le altre prescrizioni anche l’obbligo di utilizzare la mascherina anche all’aperto.
A sforare il parametro dei 50 casi settimanali oltre la Calabria (52,5%), ci sono la Campania (56,9), l’Emilia Romagna (56,1), il Friuli Venezia Giulia (139,6), il Lazio (63), la Liguria (52,1), le Marche (50,2), la provincia autonoma di Bolzano (189,1), la provincia autonoma di Trento (63), la Sicilia (51,7), la Toscana (57,7), l’Umbria (51,4) ed il Veneto (75,3).
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