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Cis Calabria, il cronoprogramma del governo: delibera Cipess entro gennaio. I dubbi dei Comuni – VIDEO

La Nesci incontra i sindaci del Catanzarese: «Recuperare al più presto i progetti». Abramo: «La Regione ha poco tempo per organizzarsi»

Pubblicato il: 08/11/2021 – 12:27
Cis Calabria, il cronoprogramma del governo: delibera Cipess entro gennaio. I dubbi dei Comuni – VIDEO

CATANZARO Per il Contratto istituzionale di sviluppo della Calabria «ci siamo dati un cronoprogramma: entro gennaio del prossimo anno intendiamo firmare la delibera Cipess, per questo bisogna assolutamente recuperare al più presto i progetti dal territorio e fare un matching con la Regione». Lo ha detto il sottosegretario per il Sud e la Coesione territoriale Dalila Nesci, che oggi ha incontrato, nella Prefettura a Catanzaro, alcuni Comuni della provincia nell’ambito del tour sul Cis Calabria “Svelare Bellezza”.  Un confronto ad ampio spettro dal quale è emersa tuttavia qualche preoccupazione da parte dei Comuni sull’intermediaazione dei progetti da parte della Regione, un elemento che per gli amministratori locali rischia di far slittare tempi ed erogazione delle risorse.

Nesci: «A breve nuova interlocuzione con la Regione»

«Il Cis Calabria – ha spiegato Nesci – ha una strategia inversa a quella solita e ordinaria: infatti noi prevediamo dapprima di raccogliere i progetti del territorio, e poi, in base al paniere di progetti e alla loro qualità e validità, recuperare la provvista finanziaria, perché sarà il ministero per il Sud, con i fondi del Fondo di Sviluppo e coesione, a reperire le risorse. Ciò non toglie che anche la Regione Calabria e altri ministeri potranno inserire altre fonti di risorse. Invito davvero tutti i sindaci – ha aggiunto il sottosegretario – a partecipare alla chiamar del Cis Calabria perché da qui a poco tutti i Comuni, da quelli piccoli a quelli più grandi, saranno messi in condizione di migliorare la loro qualità progettuale per l’invio di tecnici e professionisti, al quale stiamo provvedendo come ministero per il Sud ma anche come Funzione pubblica, e sicuramente tutto è improntato alla grande sfida del Pnrr». La Nesci si è soffermata anche sulle perplessità espresse da alcuni Comuni sull’intermediazione dei progetti da parte della Regione: «Il Cis Calabria – ha evidenziato – è uno strumento di cooperazione rafforzata tutto nuovo, che riguarderà l’intero territorio calabrese, quindi è assolutamente necessario – come prevede la legge – il coinvolgimento della Regione Calabria, che, insieme al ministero per il Sud che è il promotore del Cis Calabria, può verificare la portata degli investimenti in coerenza con i piani regionali. È pertinente quindi che il processo sia questo, e soprattutto dare la possibilità a tutti i Comuni, sia in autonomia sia in partnership con altri Comuni, di inviare un progetto. Per l’avvio del Cis – ha ricordato il sottosegretario per il Sud – avevamo già interloquito con il presidente facente funzioni Spirlì e con il presidente: da qui a breve si chiudo ulteriori passaggi istituzionali, ma l’interlocuzione con la Regione è già stata il presupposto della nascita del Cis». Quanto alla tempistica, Nesci ha evidenziato: «Noi ci siamo dati un cronoprogramma, entro gennaio del prossimo anno intendiamo firmare la delibera Cipess, per questo bisogna assolutamente recuperare al più presto i progetti dal territorio e fare un matching con la Regione Calabria. Noi pensiamo che un mese possa essere sufficiente per la presentazione dei progetti ma se i sindaci ci chiedono un ulteriore tempo – ha concluso il sottosegretario – prevediamo anche un ulteriore passaggio».

Abramo: «Peccato aver perso già del tempo prezioso»

A sinsitra Abramo all’incontro in Prefettura a Catanzaro

All’incontro in Prefettura, introdotto da un indirizzo di saluto del prefetto Maria Teresa Cucinotta, hanno partecipato tra gli altri il sindaco e presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo, e amministratori di Lamezia Terme, Soverato, Sellia Marina e Chiaravalle Centrale.  Ed è stato proprio Abramo a manifestare qualche perplessità sull’intero procedimento interpretando a posizione di molti suoi colleghi. «Oggi è importante intanto ripartire. La Provincia di Catanzaro – ha esordito Abramo – aveva coordinato i progetti per tutti i Comuni e avevamo già presentato le schede già qualche anno fa, eravamo già pronti, adesso invece bisogna rifare tratto quanto perché a istruire le singole pratiche non sarà più la Provincia ma la Regione Calabria: su questo eravamo un po’ contrari perché eravamo già pronti, con lo Sportello Europa con il nostro dirigente Tonino De Marco che  avrebbe potuto ricaricare nuovamente i progetti perché già pronti. Adesso speriamo che la Regione riesca a fare in tempo a organizzarsi con una struttura che verifichi tutti i 400 progetti, perché sicuramente tanti ne arriveranno e speriamo di fare in tempo. Però questa perdita di un anno e mezzo – ha rilevato il sindaco di Catanzaro – è stata un vero peccato, perché potevano recuperare i tempi per attivare questi finanziamenti importantissimi per tutto il territorio e per la città di Catanzaro».  

Abramo ha poi aggiunto: «Se fossi la Regione, io preferirei avere cinque rappresentanti delle Province e non 400 Comuni, perché discutere con 400 Comuni non è un cosa semplicissima. Allora, se le altre Province avessero fatto un coordinamento come l’abbiamo fatto noi a Catanzaro con lo Sportello Europa, secondo me si sarebbe velocizzato tantissimo. Ma il sottosegretario Nesci ha spiegato che questa è la decisione che ha preso il ministro e non si può tornare indietro, pertanto la nostra speranza è che si riesca a organizzare questo nucleo di valutazione all’interno della Regione con una decina di esperti che però in quindici giorni devono valutare 400 progetti e valutarne la coerenza non è una cosa semplicissima. Quelli di Catanzaro – ha concluso il sindaco del capoluogo – sono coerenti con i bandi, tranne piccoli interventi su Lamezia Terme che dovranno sicuramente rivedere, le altre Province che non avevano presentato i Cis secondo me avranno un po’ più di difficoltà. Credo che a questo punto si andrà a una richiesta di rinnovo di almeno 30 giorni: se poi la Regione farà il più presto possibile saremmo felicissimi». (c. a.)

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