COSENZA La vicenda è assai complessa e riguarda un contenzioso tra due parti finito a colpi di ruspa. Nel mezzo, una clinica – rimasta senza corrente elettrica – con 45 pazienti ricoverati. Un “Bob Cart”, questa mattina, ha avviato i lavori di rimozione di condotte idriche ed elettriche in un terreno adiacente una struttura sanitaria dell’hinterland cosentino. Sul posto sono intervenuti i carabinieri sollecitati dalla legale rappresentante della società che gestisce la clinica e che ha sporto denuncia nei confronti del proprietario del medesimo terreno.
La struttura sanitaria si occupa di riabilitazione non intensiva, è accreditata presso il servizio sanitario nazionale, e confina col terreno (acquistato ad un’asta giudiziaria) da un soggetto che lo aveva ceduto in fitto alla stessa struttura «ad uso parcheggio». «In forza del contratto l’affittuario si obbliga ad effettuare a sue spese lo sgombero del terreno dai rifiuti e la recinzione dello stesso con rete metallica; ad eseguire sempre a sue spese tutte le opere necessarie e comunque accessorie, ivi compresa rete idrica, elettrica e fognante(…)». La società che gestisce la struttura, in virtù di quanto pattuito, aveva realizzato sul terreno gli allacci idrici ed elettrici, la fognatura, prevedendo anche la cabina elettrica dell’alta tensione. Il proprietario del terreno però lo scorso 3 novembre aveva comunicato la volontà di rimettere «in pristino il terreno oggetto della vertenza, rimuovendo le condutture idriche ed elettriche presenti con un intervento previsto il 5 novembre 2021».
Nell’odierna querela presentata alla Procura di Cosenza, la titolare della clinica denuncia «in data sei novembre 2021, un primo tentativo di intervento di una ditta incaricata dal proprietario del terreno di rimuovere le linee elettriche». A distanza di 48 ore, questa mattina, la stessa ditta si è recata nuovamente presso il terreno oggetto della vertenza e da quanto si legge nella denuncia avrebbe proceduto «arbitrariamente al distacco dell’energia, manomettendo le porte presenti sulla cabine dove sono inseriti i contatori della clinica, e privando la struttura dell’energia elettrica». Sul posto si sono recati, nuovamente, i carabinieri di Castrolibero guidati dal comandante Cozzarelli, che accertatati i fatti hanno sollecitato il proprietario del terreno «a riattaccare la luce, ma purtroppo lo stesso ha opposto il più netto rifiuto, costringendo la struttura per ora andare avanti con generatori di emergenza», con tutte le complicazioni legate alla gestione delle cure dei pazienti ricoverati. Nella clinica, infatti, «vi sono macchinari per l’ossigeno, macchinari salvavita (defibrillatori) che funzionano con l’energia elettrica».
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