Nel gergo pugilistico l’espressione «fuori i secondi» viene usata dallo speaker dell’incontro per invitare i secondi a scendere dal ring, prima che il gong dia inizio alla lotta. È ciò che è accaduto per la formazione della nuova giunta regionale. La cui valutazione, dal punto di vista mediatico, è sospesa perché l’esecutivo non è ancora completo, e poi perché bisogna attendere la formazione dell’assetto dell’assemblea regionale. A parte gli intrecci parentali si può affermare che i padrini del varo siano stati, oltre a Roberto Occhiuto, Francesco Cannizzaro e Giuseppe Mangialavori. In attesa della fine del match si può notare chi non c’è. Spirlì, innanzitutto. Ma anche gli assessori Domenica Catalfamo, Sandra Savaglio e Capitano Ultimo. Di quest’ultimo ha parlato benissimo Ilda Boccassini nel suo libro autobiografico, “La stanza numero 30”, salvo a rammaricarsi per il fatto che abbia fatto parte della giunta regionale di centrodestra. Ma, come diceva Jack Lemmon nella scena finale del film “A qualcuno piace caldo”, «beh, nessuno è perfetto». Quelli che mancano all’appello potrebbero essere gratificati in altro modo. Mamma Cittadella sa essere generosa. Tuttavia, nella prima fascia, mancano Sergio Abramo e i cespugli della coalizione. Dunque, elenco sospeso. La continuità è garantita da Gianluca Gallo e Fausto Orsomarso.
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