LONGOBUCCO Il sindaco di Longobucco, Giovanni Pirillo, si è dimesso. E lo ha fatto dopo l’apertura di una crisi interna alla maggioranza causata da tre malpancisti che nei giorni scorsi avevano già manifestato insofferenza nei confronti del primo cittadino.
«È venuta meno la fiducia – avevano dichiarato nei giorni scorsi i consiglieri comunali del gruppo “La Nuova Longobucco”, Katia Pellegrino e Domenico Romano nell’ufficializzare la fuoriuscita dalla maggioranza – nei confronti dell’Amministrazione comunale in carica. Non si può non prendere atto dello stallo e del fallimento programmatico di questo Esecutivo. Longobucco ha già perso troppo tempo rispetto alle attese di sviluppo e rilancio strategico che i cittadini avevano riposto nell’attuale Sindaco; attese che, invece, la comunità deve continuare a poter perseguire con speranza e progetti. Si chiuda presto questa fase e se ne apra una nuova».
«Faccio seguito alle vicissitudini di natura politica per comunicare che intendo avvalermi con decorrenza immediata, dell’istituto delle dimissioni al fine di riflettere e determinarmi nell’esclusivo interesse di voi concittadini». Così Pirillo sulla pagina Facebook del comune.
«Se volgo lo sguardo all’indietro vedo tanti momenti belli ed altri purtroppo difficili, affrontati con la certezza di avere avuto sempre accanto una squadra di giunta unita e solidale che mi ha sostenuto. Ho affrontato un’esperienza di governo che ha offerto e potuto offrire molto, ma per la coerenza che mi ha sempre contraddistinto, non sarei riconoscente alla mia coscienza se, per puro attaccamento alla poltrona di primo cittadino, continuassi ad accettare giochi di scrupolo, che poco hanno a che fare con la gestione della cosa pubblica».
«Questo è ciò che ho cercato di fare fino ad oggi – prosegue Giovanni Pirillo – con il massimo impegno. Una dedizione quotidiana, sottesa al ruolo di primo cittadino, che purtroppo, proprio per le condizioni che si sono create, non mi è più possibile offrire. Sono giunto quindi, a questa non facile scelta avendo, come unico interesse, quello di Longobucco, che merita di essere governata da una classe dirigente chiara e trasparente rispetto al mandato che i cittadini gli hanno conferito».
Rimarranno al momento in carica il vicesindaco e la giunta per la gestione ordinaria della cosa pubblica. Se entro venti giorni il sindaco non ritirerà le dimissioni, a governare il comune sarà chiamato un commissario prefettizio. (lu.la.)
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