CATANZARO «Ho ascoltato le indicazioni dei partiti ma ho scelto io alla fine facendo ciò che ritenevo utile per avere una squadra che coniugasse esperienze politiche e anche esterni che possono darci una mano».
Intercettato dai giornalisti alla Cittadella all’indomani del varo della Giunta, il presidente della Regione Roberto Occhiuto specifica ulteriormente i passaggi che hanno portato alle scelte degli assessori, lanciando anche una sorta di messaggio alla sua maggioranza. «Quello che pretenderò da tutti – rimarca Occhiuto è che ci sia una grande attenzione al merito. Non mi interessano le rendite elettorali. Io ho vinto con una percentuale simile a quella con cui vinse Oliverio quando poi si è ricandidato Oliverio ha preso il 2%. Il consenso non si conserva sommando apparati elettorali, il consenso si conserva con la fiducia dei calabresi»
La presentazione della Giunta per Occhiuto dovrà essere il trampolino di lancio per affrontare le tante emergenze targate Calabria: «Ci sono urgenze delle quali la Regione si deve occupare nella pienezza delle sue funzioni, per questo – ribadisce Occhiuto – ho convocato il Consiglio regionale nel primo giorno utile, il 15 novembre, perché non voglio che la Regione vada in esercizio provvisorio, voglio che approvi il bilancio, che approvi tutti i documenti contabili che finora non sono stati approvati. Ci sono tante cose da fare, non c’è tempo da perdere, bisogna lavorare. Ci siamo messi alle spalle la composizione della Giunta, ora lavorerò con questa squadra e soprattutto con i dirigenti generali, con la burocrazia regionale, per un progetto di cambiamento della Calabria».
Occhiuto non si sbottona sul nome e nemmeno sull’identikit dell’ultima casella – un tecnico super esperto – che manca per completare la Giunta regionale. «Se ve lo potessi dire – afferma rivolgendosi ai cronisti – ve lo direi, ma non posso dirlo perché lo comunicherò tra qualche giorno. Ci sto parlando, è una persona che dovrebbe darmi una mano a governare alcune deleghe che sono ancora in mio possesso. Io dovrò occuparmi prevalentemente della sanità, allora ho bisogno di un valido collaboratore all’interno della Giunta che si occupi a esempio dell’ambiente, del Pnrr, delle infrastrutture. Ve lo dirò tra qualche giorno».
Occhiuto quindi illustra i criteri con cui ha allestito al squadra di governo alla Cittadella. «Ho inteso fare una Giunta che avesse all’interno elementi di continuità perché non si può buttare a mare tutto quello che è stato fatto, se ci sono esperienze positive è giusto valorizzarle. Mi riferisco a esempio a quelle maturate nell’agricoltura: ho fatto la campagna elettorale e tutte le organizzazioni del mondo agricolo hanno espresso un giudizio favorevole sull’assessore all’agricoltura e ho inteso confermarlo. Così – evidenzia il governatore – ho fatto anche per l’assessore Orsomarso. Ho ascoltato le indicazioni dei partiti ma ho scelto io alla fine facendo ciò che ritenevo utile per avere una squadra che coniugasse esperienze politiche e anche esterni che possono darci una mano. Ho cercato di comporre una squadra che fosse equilibrata anche in ordine alla rappresentanza delle province, sono contento che ci siano due donne della provincia di Reggio, per questo ho inteso affiorare la vicepresidenza a una donna e della provincia di Reggio, è una bravissima dirigente scolastica che – evidenzia Occhiuto – stupirà la Calabria per le sue competenze e anche per il suo modo di porgersi rispetto ai problemi».
Alcuni partiti del centrodestra sono rimasti al momento a bocca asciutta, ma Occhiuto specifica: «La Giunta – sostiene il presidente della Regione – è fatta solo di 7 persone, per cui è evidente che non si potevano considerare tutte le liste che hanno eletto dei consiglieri regionali. Eppure tutte quante fanno parte della coalizione di centrodestra. Io avrò rispetto di tutti. Ricordo che in campagna elettorale Toti, Brugnaro, i dirigenti dell’Udc e anche di Noi con l’Italia che non ha eletto consiglieri sono stati molto disponibili e affettuosi con me. Il governo regionale non si fa solo attraverso gli assessori. Quello che pretenderò da tutti però è che ci sia una grande attenzione al merito. Non mi interessano le rendite elettorali. Io ho vinto con una percentuale simile a quella con cui vinse Oliverio quando poi si è ricandidato Oliverio ha preso il 2%. Il consenso non si conserva sommando apparati elettorali, il consenso si conserva conservando la fiducia dei calabresi e la fiducia dei calabresi si conserva se si governa bene e si governa bene. E per governare bene – conclude Occhiuto – bisogna guardare al merito invece che ai pacchetti elettorali». (c. a.)
x
x