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Travolta e uccisa a Montalto Uffugo, fermato dai carabinieri il pirata della strada: è accusato di omicidio stradale

I militari dell’Arma hanno bloccato un 21enne del posto che non si sarebbe fermato a prestare soccorso alla donna

Pubblicato il: 09/11/2021 – 8:26
Travolta e uccisa a Montalto Uffugo, fermato dai carabinieri il pirata della strada: è accusato di omicidio stradale

MONTALTO UFFUGO È accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso, D.B.A., il ventunenne, ritenuto il pirata della strada che, nella serata di ieri a Montalto Uffugo, ha travolto e ucciso una donna di 27 anni. La vittima camminava sul ciglio della strada insieme al marito e alla sorella e stava facendo rientro nella propria abitazione poco distante, quando è stata travolta da un mezzo. Il conducente, dopo lo scontro, ha fatto perdere le sue tracce allontanandosi senza prestare soccorso. Un passante ha segnalato ai carabinieri il corpo della donna a terra, privo di sensi e i militari fatto scattare i soccorsi. La vittima, arrivata in gravissime condizioni in ospedale a Cosenza, è deceduta nella serata a seguito delle lesioni riportate nell’impatto.

Le ricerche del mezzo pirata e i danni al faro anteriore

I militari hanno immediatamente avviato le ricerche del mezzo pirata riuscendo a risalire all’identità del conducente anche grazie alle prime informazioni acquisite dai familiari della donna, testimoni di quanto accaduto. Sul luogo dell’incidente sono stati repertati frammenti del faro del veicolo, un furgone di colore bianco. I militari hanno controllato a tappeto la città fino a quando sono riusciti ad individuare un furgone, parcheggiato sotto un’abitazione, con dei danni evidenti al faro anteriore destro, compatibili con le dinamiche dell’incidente e con i frammenti trovati.

Il 21enne: non mi sono accorto di nulla

E’ seguito il fermo del ragazzo che aveva in uso il mezzo, di proprietà di una società di servizi, al quale hanno chiesto di spiegare come il furgone si fosse danneggiato. Dopo i primi tentennamenti, il 21enne ha ammesso le proprie responsabilità dichiarando di non essersi accorto di quanto accaduto e ritenendo di aver preso una buca. Al vaglio degli inquirenti anche l’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza pubblica e privata, presenti nella zona. La salma è a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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