CATANZARO Di uno si sono perse le tracce, l’altro è un cantiere in corso ma non è ancora (forse) nemmeno alla metà del suo cammino: concepiti nel 2007, ribattezzati come “grandi progetti”, le metropolitane delle principali città della Calabria sono ancora nel libro dei sogni. Lo si evince anche dalla documentazione consegnata dalla Regione nell’ultimo Comitato di Sorveglianza del Por CalabrIa 2014-2020, Comitato che si è svolto venerdì scorso.
Secondo quanto emerge dal report della Regione, l’avanzamemento del progetto, che vuole mettere in connessione il centro di Catanzaro con l’area direzionale di Germaneto sede della regione, dell’Università e del Policlinico “Mater Domini”, è ancora a un terzo della spesa. «Si tratta – si legge – di un Grande Progetto a cavallo tra le programmazioni 2007-2013 e 2014-2020 per un importo originario pari a 142 milioni di euro…. Il termine contrattuale per l’ultimazione dei lavori, per effetto della perizia approvata con decreto 8373 del 6 agosto 2020 e della sospensione disposta dal Ruup per fronteggiare la situazione di emergenza dovuta alla diffusione del Covid-19. Diffusamente si è proceduto alla realizzazione delle opere minori quali, scatolari idraulici, con complementare risoluzione delle interferenze. Il tracciato della linea C, tratto sul quale insistono le opere d’arte maggiore, è sicuramente quello che più connota l’opera. Sono stati realizzati i complessi sistemi di fondazione delle pile del viadotto le cui armature di elevazione sono già visibili. In occasione della revisione del Programma – scrive ancora la Regione – si è reso necessario rendere disponibili ulteriori 14,4 milioni di euro per garantire la copertura di una nuova variante resasi necessaria per poter portare a conclusione il progetto. Il progetto in questione, a titolarità regionale, alla data del 30 settembre 2021, registra spese per complessivi 48,1 milioni di euro».
Notte fonda invece per la metropolitana di Cosenza, il sistema che doveva collegare il capoluogon e Rende e l’Unical. «In virtù dei ritardi registrati nell’approvazione della progettazione esecutiva e delle criticità finanziarie nel frattempo sopravvenute, l’Autorità di gestione – riferisce la Regione – ha disposto il trasferimento dell’operazione dal programma ad altro strumento finanziario. Tale decisione, assunta di concerto con i competenti servizi della Commissione europea e con l’Act, è stata assunta nell’ambito del processo di revisione cui è stato sottoposto il programma nel corso dell’anno 2020. La copertura del grande progetto a cavallo tra le programmazioni 2007-2013 e 2014-2020, per un importo pari a 156,8 milioni di euro, sarà garantita dalle risorse del Fsc 14/20, in via temporanea, nelle more dell’assegnazione delle risorse a valere sul Fsc 21/27, per garantire la copertura delle obbligazioni giuridicamente vincolanti assunte dall’amministrazione regionale, sulla base del contratto di appalto integrato stipulato il 25 luglio 2017. A seguito dell’assegnazione delle risorse sul Fsc 21/27, i 118,4 milioni di euro temporaneamente destinati alla Metro di Cosenza, saranno utilizzati per finanziare nuovi interventi di mobilità sostenibile da realizzarsi sempre nel territorio della città di Cosenza».
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