Ultimo aggiornamento alle 14:36
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

l’indagine

Tentato omicidio a Vibo: la lite, l’incitamento e poi gli spari. Fermate due persone

Sono due le persone fermate dopo l’episodio avvenuto ieri sera nella frazione di Portosalvo, in seguito ad un litigio. Preoccupa però l’escalation criminale nel Vibonese. Indagini coordinate dalla …

Pubblicato il: 10/11/2021 – 10:49
di Giorgio Curcio
Tentato omicidio a Vibo: la lite, l’incitamento e poi gli spari. Fermate due persone

VIBO VALENTIA «‘Ntoni, ‘ntoni, prendi la pistola», gli spari e poi la fuga. La Procura di Vibo Valentia, attraverso l’indagine coordinata dal sostituto Maria Cecilia Rebecchi, ha così ricostruito il tentato omicidio avvenuto nella serata di ieri a Portosalvo, frazione di Vibo Valentia, nei pressi di un panificio. Due gli imprenditori feriti, Aldo Barbieri e Pietro Perugino, cognati entrambi 42enni e residenti a Pannaconi di Cessaniti.

L’incitamento e i cinque colpi sparati

Ieri, in tarda serata, si era consegnato ai carabinieri di Vibo Valentia Antonio Ciliberto, cl. ’83, considerato l’autore materiale del tentato omicidio. Ma oggi, a sorpresa, è saltato fuori anche il nome di Vincenzo Porretta, cl. ’74, anche lui di Vibo, fermato insieme a Ciliberto e ritenuto responsabile, in concorso morale e materiale, del tentato omicidio dei due imprenditori. In tutto sono cinque i colpi di pistola sparati e che hanno causato il ferimento alla gamba sinistra di Barbieri e ed entrambi gli arti inferiori di Perugino. I due imprenditori sono stati poi trasportati prima all’ospedale di Tropea, poi a quello di Vibo Valentia, con una prognosi di 30 giorni per entrambi.

L’escalation criminale

L’escalation criminale a Vibo Valentia non si arresta. Nonostante l’attenzione delle forze dell’ordine – altissima – e quella della procura guidata da Camillo Falvo, nel Vibonese si continua a sparare. Dopo il tentato omicidio dello scorso 17 ottobre, nel cuore della movida vibonese, era stato proprio il procuratore di Vibo, Camillo Falvo, a sollecitare un cambio di mentalità. Così come aveva fatto ieri dopo l’arresto dei due cugini di Zungri, presunti responsabili della violenta aggressione contro una donna avvenuta a Filandari. Episodi gravi ed allarmanti e che rischiano di far sprofondare la comunità vibonese in quel baratro che erano ormai certi di essersi lasciati alle spalle dopo gli arresti di Rinascita-Scott. (redazione@corrierecal.it)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x