LAMEZIA TERME Il risultato elettorale «atteso» e centrato da Coraggio Italia, avrebbe potuto aprire le porte della squadra di governo della Regione ad un esponente del partito. Ne è convinto Francesco De Nisi, consigliere regionale appena eletto nelle fila della formazione di centro, già sindaco di Filadelfia e presidente della Provincia di Vibo Valentia.
Ospite del talk “20.20” andato in onda ieri sera sul canale 16 de L’altro Corriere Tv, condotto da Danilo Monteleone e Ugo Floro, il neo consigliere ammette che il risultato delle urne «era atteso» e non nasconde la delusione per la mancata postazione assegnata in giunta alla propria formazione politica.
«Mi aspettavo – dice subito – questo risultato dopo aver svolto un gran lavoro. La mia è una passione per la politica e l’amministrazione, fa parte della via vita stare al fianco della gente. Avevo la sensazione che potessimo centrare un obiettivo del genere nella circoscrizione centro e sentivo che anche a Reggio e a Cosenza potevamo far bene, e così siamo andati ben oltre lo sbarramento del 4%. Ci aspettavamo, però, un solo seggio e invece ne abbiamo centrati due».
De Nisi sottolinea anche quanto i leader del partito, il governatore della Liguria Giovanni Toti ed il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, abbiano investito in Calabria. «Il battesimo elettorale di Coraggio Italia è avvenuto nella nostra regione ed è il primo vero risultato scaturito dalle urne, al di là dei sondaggi nazionali. Toti e Brugnano stanno mettendo tanto impegno nel costruire questo soggetto politico e seguono molto i territori. Non saremo una meteora ed i due leader non avrebbero avuto alcun problema a ricoprire degli incarichi nelle loro formazioni di provenienza. Credono in Coraggio Italia e vogliono costruire un’alternativa, spinta verso il centro».
«Le sole compagini di centro, nella coalizione a sostegno del presidente Occhiuto – aggiunge – in Calabria hanno ottenuto circa il 20%» ed anche per questo motivo «non ci aspettavamo un posto in giunta nel senso che non c’erano accordi precedenti. Pensavamo, piuttosto che il risultato ottenuto sarebbe potuto bastare per sancire la partecipazione nell’esecutivo. Così non è stato, faremo la nostra parte in Consiglio regionale».
De Nisi non nasconde la delusione. «Nella composizione della giunta ha fatto la parte del leone l’ala sovranista della coalizione, tra Lega e Fratelli d’Italia che hanno ottenuto più del dovuto. I numeri non hanno premiato le due forze come si preannunciava prima della competizione. Si tratta di partiti nazionali che da soli superano il 20%. In Calabria, il 20% non lo hanno superato pur sommando i risultati».
L’ex presidente della Provincia di Vibo non sembra interessato ai “risarcimenti”. «Presumibile che assumeremo altre postazioni, anche se non ne abbiamo parlato. Non credo che in politica debbano esserci dei risarcimenti, abbiamo partecipato a comporre la coalizione perché crediamo nel progetto».
La sfida delle sfide della nuova amministrazione regionale sarà la sanità. «Il sistema regionale è in crisi e in tutte le province i calabresi risentono dei problemi. Negli anni la situazione è andata sempre peggio, ma adesso c’è un rappresentante eletto dal popolo che risponderà al popolo. Il presidente Occhiuto vorrà sicuramente far quadrare i conti – conclude – ma soprattutto garantire i servizi essenziali ai cittadini».
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