COSENZA Oggi si terrà la prima riunione di giunta, un check importante per pianificare il futuro della Calabria. Il neo governatore Roberto Occhiuto avrà modo di illustrare il suo progetto politico agli assessori, in attesa di completare il mosaico della squadra che lo affiancherà alla guida della Regione. Le aspettative sono tante e come sottolineato dalla vicepresidente della Regione Calabria, Giusi Princi – in collegamento con Buongiorno Regione – «non possiamo perdere tempo, bisogna essere pragmatici». «Il lavoro non mi spaventa – sostiene Princi – mi carica di responsabilità, di impegno e sacrifici. Appartiene alla mia formazione, alla mia storia». La vicepresidente fissa gli obiettivi: «I fondi del Pnrr vanno utilizzati e spesi bene per dare risposte ai calabresi e soprattutto ai tanti giovani che vogliono rimanere o tornare nella loro terra. E’ ora di abbandonare il pessimismo atavico».
Il vice presidente, gestirà anche le deleghe all’Istruzione, università, ricerca Lavoro e formazione professionale; Bilancio, Azioni di sviluppo per la città Metropolitana di Reggio Calabria. «Una bella responsabilità, ma sono pronta a lavorare per la mia terra», dice Princi che aggiunge: «la chiamata del governatore Occhiuto è stata inaspettata. Mi ha spiazzato. Ero uscita da scuola e stavo per preparare la cena, quando alle 19 ho ricevuto la telefonata del Presidente che mi chiedeva di raggiungerlo a Catanzaro. Avevo immaginato un mio contributo in ambito scolastico, e invece mi ha chiesto di occuparmi di diverse deleghe. Ho dato subito la mia disponibilità».
«Abbiamo bisogno di lavorare sulla dispersione scolastica, le scuole dovranno rimanere aperte anche in orario pomeridiano per dare opportunità formative. E poi dobbiamo impegnarci per frenare la fuga dei cervelli dando opportunità di lavoro concrete ai nostri giovani», confessa Princi. «L’edilizia scolastica ha la priorità, i fondi ci sono e le opportunità sono tante, durante la Dad abbiamo visto quando sia necessario avere spazi più funzionali per la quotidianità scolastica. Lavoreremo in sinergia con le Università e il settore della ricerca». Sul suo rapporto con la politica, il neo vicepresidente della Regione risponde senza esitare: «ho sempre fatto politica scolastica. Non penso alla ricerca di consenso, ma alla logica del pragmatismo e della velocità dell’agire. Dovrò rendicontare alla fine del mio percorso quanto realizzato rispetto al disegno iniziale condiviso con il presidente, con la Giunta e i calabresi».
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