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“Mala Pigna”, il Riesame manda Pittelli agli arresti domiciliari

L’ex parlamentare e avvocato lascia il carcere di San Pietro, dove era stato rinchiuso sugli sviluppi dell’inchiesta della Dda di Reggio Calabria

Pubblicato il: 12/11/2021 – 17:09
“Mala Pigna”, il Riesame manda Pittelli agli arresti domiciliari

REGGIO CALABRIA Va ai domiciliari l’avvocato Giancarlo Pittelli, ex senatore di Forza Italia, arrestato nelle settimane scorse per concorso esterno nell’ambito dell’inchiesta “Mala Pigna“, coordinata dalla Dda di Reggio Calabria.
Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria che ha accolto parzialmente il ricorso presentato dai difensori di Pittelli, gli avvocati Guido Contestabile e Salvatore Staiano. Già coinvolto nel maxi-processo “Rinascita-Scott”, istruito dalla Dda di Catanzaro, l’ex parlamentare lo scorso 19 ottobre è stato destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Vincenza Bellini su richiesta del procuratore Giovanni Bombardieri, dell’aggiunto Gaetano Paci e dei sostituti della Dda Gianluca Gelso, Paola D’Ambrosio e Giorgio Panucci.

L’accusa: «Il rapporto “sinallagmatico” con la ‘ndrangheta»

L’inchiesta “Mala Pigna” ha colpito esponenti di spicco della cosca Piromalli svelando un traffico di rifiuti gestito dall’imprenditore Rocco Delfino. Con lui avrebbe avuto rapporti Giancarlo Pittelli che, secondo la Dda era «uomo politico, professionista, faccendiere di riferimento avendo instaurato con la ‘ndrangheta uno stabile rapporto “sinallagmatico”». In sostanza, Pittelli avrebbe garantito «la sua generale disponibilità nei confronti del sodalizio a risolvere i più svariati problemi degli associati, sfruttando le enormi potenzialità derivanti dai rapporti del medesimo con importanti esponenti delle istituzioni e della pubblica amministrazione».

«Illimitate possibilità di accesso a notizie riservate»

Secondo gli investigatori, infatti, l’ex senatore parlamentare aveva «illimitate possibilità di accesso a notizie riservate e a trattamenti di favore». Per questo «veicolava informazioni all’interno e all’esterno del carcere tra i capi della cosca Piromalli detenuti in regime carcerario ai sensi dell’articolo 41 bis».
Nelle prossime settimane il Tribunale del Riesame depositerà le motivazioni per le quali è stata alleggerita la misura cautelare nei confronti dell’indagato che sta lasciando il carcere reggino di San Pietro per recarsi nella sua abitazione di Catanzaro dove trascorrerà gli arresti domiciliari.

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