RENDE «Giovedì mi sono recato a Dattoli, al Centro Sociale dove è stato allestito il centro vaccinale per combattere il COVID 19, considerato HUB dal ministero della salute, per farmi inoculare la terza dose di Pfizer». È quanto afferma Sandro Principe, leader e consigliere comunale della Federazione riformista di Rende. «La struttura è stata attrezzata ed organizzata dignitosamente – aggiunge – e bisogna sottolineare che tutti i dipendenti dell’ASP di Cosenza, medici, infermieri ed amministrativi, operano con efficienza, professionalità e gentilezza. Ma la struttura è troppo piccola per restare HUB vaccinale ed è, inoltre, troppo decentrata, senza essere servita dal trasporto pubblico».
«Certamente, chi ha avuto modo di frequentare il centro vaccinale, quando era allocato al Parco Acquatico di Santa Chiara e, successivamente, al Palazzetto dello Sport di Villaggio Europa – afferma ancora Principe – rimane deluso arrivando a Dattoli. La pandemia ancora non è stata vinta ed i contagi, purtroppo, aumentano di giorno in giorno. Sarà necessario, perciò, incentivare le vaccinazioni chiedendo di fare la terza dose a chi ha già fatto le prime due, e convincere chi ancora non si è vaccinato ad iniziare il ciclo sottoponendosi alla inoculazione della prima dose».
«È del tutto evidente – sostiene l’esponente politico – che, nelle condizioni date, la campagna vaccinale deve esser ripresa in modo robusto e che il centro di Dattoli sarà presto considerato inadeguato. Ed allora, perché non usare il buon senso trasferendo il centro in una struttura adeguata, se il Comune di Rende vuole mantenere l’HUB vaccinale sul proprio territorio? Dove? Si verifichi, innanzitutto, se è possibile attrezzare adeguatamente l’attuale sede della Protezione Civile in piazza Matteotti, sinora inutilizzata». «È una struttura di due piani, munita di scale e bagno anche per disabili – propone Principe – sinora non valutata compiutamente, grande più del doppio dell’attuale sede di Dattoli. In alternativa, si prenda in considerazione il riutilizzo del Parco Acquatico, certamente non fruibile almeno sino a giugno per i servizi per cui è stato realizzato». «È scaduta la concessione temporanea – conclude – mentre sono ancora in corso le complesse procedure per individuare il gestore definitivo, confidando nella “clementia dei” per la qualità del prescelto. Noi Riformisti ci saremmo comportati in tal modo».
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