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Vertice del centrodestra ma la quadra ancora non c’è: “ingorgo” sulla vicepresidenza del Consiglio

Oggi riunione di maggioranza senza Occhiuto, tavolo aggiornato: i partiti minori rivendicano spazio e visibilità dopo l’esclusione dalla Giunta

Pubblicato il: 13/11/2021 – 22:06
Vertice del centrodestra ma la quadra ancora non c’è: “ingorgo” sulla vicepresidenza del Consiglio

CATANZARO Il primo round è stato interlocutorio, il prossimo potrebbe essere quello conclusivo. La maggioranza di centrodestra alla Regione si è tuffata oggi nelle trattative per le designazioni dei propri componenti nell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale in un primo vertice che, però, ha prodotto solo un rinvio a un successivo incontro, alla presenza del governatore Roberto Occhiuto, oggi impossibilitato a partecipare per concomitanti e ineludibili impegni politici.
Il primo confronto è servito comunque a mettere sul tavolo le varie carte da giocare, soprattutto quelle dei partiti minori che sono rimasti esclusi dalla distribuzione delle deleghe assessoriali, vale a dire Forza Azzurri, Coraggio Italia e Udc, che lo stesso Occhiuto, all’atto di presentazione dell’esecutivo, ha detto di voler gratificare dopo averli sacrificati sull’altare del maggior peso di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.
«Un confronto schietto ma non drammatico», ha spiegato una fonte del centrodestra rimarcando che oggi i toni sono stati serrati, a tratti concitati ma mai pesanti: insomma, nessun clima da redde rationem, nel senso che nessuno ha messo in discussione l’unità dello schieramento, il patto di lealtà verso Occhiuto e di fedeltà alla coalizione. Malumori, quelli sì: a quanto si è appreso, Coraggio Italia si sarebbe presentata al vertice in volontario ritardo, a manifestare il proprio disappunto per la situazione che si è venuta a creare in questi ultimi giorni, e anche l’Udc avrebbe squadernato le proprie doleances. Coraggio Italia e Udc poi condividerebbero un’altra visione, quella di considerare Forza Azzurri una propaggine di Forza Italia e non un soggetto autonomo e portatore di autonome rivendicazioni. Ed eccole le rivendicazioni, stranamente convergenti al punto da creare una sorta di “ingorgo” sulla vicepresidenza del Consiglio regionale, richiesta infatti da Forza Azzurri (per Pierluigi Caputo), Coraggio Italia (Francesco De Nisi) e Udc (Giuseppe Graziano). Secondo fonti della coalizione, almeno fino a oggi nessuno avrebbe indietreggiato dalla linea sulla quale si è posizionato.
Da qui la decisione di aggiornarsi a un prossimo vertice con la presenza (chiaramente “salvifica”) di Occhiuto, vertice da convocare ad horas, fermo restando che – come da prassi del resto – la maggioranza potrebbe riservarsi di trovare la quadra anche nelle ore immediatamente precedenti il Consiglio regionale di lunedì, quello di insediamento e di start della 12esima legislatura. Un punto fermo comunque sarebbe stato messo nella riunione di oggi: la ratifica della presidenza del Consiglio regionale alla Lega nella figura di Filippo Mancuso. «Il resto, poi, in qualche modo sarà sistemato», ha garantito una fonte del centrodestra. (c. a.)

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