Vigilia di frenetiche trattative, aspettative, tensioni e fibrillazioni prima del Consiglio regionale di esordio della 12esima legislatura, che parte domani. Com’è peraltro prassi, l’appuntamento con la seduta di insediamento, quella nella quale si distribuiscono le cariche nell’ufficio di presidenza, è costellato di vertici, riunioni, telefonate, veti e controveti. Per la maggioranza di centrodestra e per le opposizioni – centrosinistra e Polo Civico – è stato un week end intenso, con incontri che si protrarranno ancora nella notte e verosimilmente anche domani mattina. A quanto risulta, non ci sono ancora fumate bianche anche se, almeno per la coalizione di centrosinistra, in serata il quadro avrebbe registrato una schiarita. Il punto.
Il centrodestra farà notte fonda, per un vertice che avrebbe dovuto tenersi nel pomeriggio ma che invece – secondo quanto riferiscono fonti della coalizione – è stato aggiornato a tardissima serata per consentire il rientro del governatore Roberto Occhiuto dalla Sicilia, dove ha partecipato a una convention organizzata da Gianfranco Micciché, lanciando da questa platea autentici macigni politici. Campo molto frastagliato e agitato, quello del centrodestra, a quanto risulta rimasto oggi alla situazione di ieri: l'”ingorgo” è sulla vicepresidenza del Consiglio regionale, rivendicata sia da Forza Italia per Forza Azzurri (Pierluigi Caputo), sia da Coraggio Italia (Francesco De Nisi), sia dall’Udc (Giuseppe Graziano). Oggi – riferiscono i bene informati – la trattativa non avrebbe segnato alcun passo avanti (o alcun passo indietro, a seconda dei punti di vista), e dunque nella maggioranza si confiderebbe nel ruolo di mediazione di Occhiuto. Coraggio Italia e Udc, esclusi dalla Giunta, invocano spazi e visibilità e sono pronti a puntare i piedi ma secondo fonti accreditate alla fine Forza Azzurri potrebbe spuntarla per la vicepresidenza. Un’evenienza che però potrebbe avere qualche contraccolpo domani in sede di votazione in Consiglio regionale, perché i possibili malumori potrebbero mettere a rischio il quorum per l’elezione in prima battuta di Filippo Mancuso della Lega alla presidenza di Palazzo Campanella (la presidenza di Mancuso – giova precisarlo – è comunque fuori discussione). Si vedrà. Sembra comunque abbastanza scontato che il centrodestra si prenderà tutte ore precedenti il Consiglio regionale per trovare una quadra, allo stato non facile. Anche perché le parole pronunciate in Sicilia da Occhiuto, per il quale alle Regionali avrebbe vinto anche senza Lega e Fratelli d’Italia, non avrebbero contribuito a rendere più sereno il clima generale.
Altrettanto frastagliato è il campo del centrosinistra, anche se nelle ultime ore – a quanto si è appreso – la trattativa tra Pd e Movimento 5 Stelle avrebbe fatto qualche passo avanti. Da Roma è arrivato l’input di proseguire nell’alleanza anche sul piano istituzionale e, secondo quanto riferiscono fonti della coalizione, si andrebbe verso un’intesa così strutturata: al Pd vicepresidenza e segretario questore del Consiglio, al M5S la presidenza della Commissione Vigilanza, più aderente alla vocazione dei pentastellati. In casa dem al solito trattative non semplici ma gli ultimi boatos danno Franco Iacucci verso la vicepresidenza ed Ernesto Alecci segretario, mentre Nicola Irto sarà il capigruppo Pd. Quanto al M5S, indiscrezioni indicano Davide Tavernise capogruppo con Francesco Afflitto alla Vigilanza. Ma anche per ili centrosinistra bisognerà aspettare domani, perché sono previsti ulteriori step e le sorprese sono quindi ancora possibili.
Ovviamente il centrosinistra deve fare i conti con le rivendicazioni del Polo civico di de Magistris, composto dai consiglieri regionali Ferdinando Laghi e Antonio Lo Schiavo: il polo civico viene dato completamente fuori dai giochi ma è pronto a fare baccano e sollevare un bel po’ di polemiche. Al momento, la nota congiunta con la quale ieri Laghi e Lo Schiavo hanno sollecitato il governatore Occhiuto, la maggioranza di centrodestra ma anche la minoranza di centrosinistra a ricordarsi di loro non sembrerebbe aver smosso le acque. Si profilano interventi al vetriolo, contro tutti e contro tutto. (a. c.)
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