COSENZA Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cosenza, Salvatore Carpino, ha confermato il fermo dei tre presunti responsabili dell’investimento del vicebrigadiere in servizio alla Compagnia Carabinieri di Cosenza – Nucleo Operativo – Sezione Radiomobile, Salvatore Paternostro (QUI LA NOTIZIA).
Sono tre gli indagati, si tratta di: Rosario Cupone e Mario Giannone e Giuseppe Stella (questi ultimi difesi dall’avvocato Piergiuseppe Cutrì). Per il primo, difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco, sono stati disposti gli arresti domiciliari, per gli altri due invece è stata rigettata la richiesta di applicazione della misura cautelare e disposta l’immediata liberazione. «La circostanza relativa alla mera presenza degli indagati all’interno dell’autovettura non è assolutamente sufficiente, per configurare la responsabilità dei medesimi, neppure a titolo di concorso, in assenza di altri elementi comprovanti un qualsivoglia contributo agevolatore nella realizzazione dei fatti contestati».
I tre, in concorso tra loro, a bordo di una Mercedes Classe A di colore grigio (con targa di prova, guidata Cupone avevano investito il vicebrigadiere Paternostro in via Romualdo Montagna. In particolare, a seguito dell’alt intimato (nel corso del posto di un controllo alla circolazione stradale), avrebbero «repentinamente la velocità e mutavano la direzione di marcia del veicolo, intenzionalmente puntando contro il Vice brigadiere». Il militare investito è stato trasportato presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Cosenza da una ambulanza del 118, e ricoverato con la diagnosi di «politraumacontraumaaddominaleedissecazionedel tripodeceliaco».Lo stesso militare è stato dimesso poche ore dopo il suo ricovero.
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