«Ho sempre sostenuto che le risorse del Pnrr sono come la benzina per il Paese, ma il Recovery impone anche di fare le riforme per ammodernare il motore dell’Italia, che deve funzionare bene per poter utilizzare in modo adeguato i fondi europei che arriveranno nei prossimi anni”. Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, intervenendo a “Zapping», su Radio1. «Ancor di più questo ragionamento vale per il Mezzogiorno. Sono contento che il governo stia selezionando mille esperti da assegnare alle Regioni, per assistere i governatori nella spesa delle risorse del Pnrr. Il difetto di una burocrazia che non sempre riesce a realizzare gli obiettivi che i governi regionali si pongono rischia di farci perdere delle occasioni. E l’appuntamento con il Piano nazionale di ripresa e resilienza è un appuntamento con la storia che le Regioni del Sud non possono perdere».
«Il presidente Berlusconi non può essere un candidato di bandiera o di una parte politica, deve essere il candidato che sceglie il Parlamento, se ha voglia di sceglierlo. Io credo che potrebbe essere una grande risorsa per il nostro Paese». «Lei immagini – prosegue Occhiuto ai microfoni di Radio1 –, l’Italia rappresentata alla presidenza del Consiglio da Draghi e alla presidenza della Repubblica da Berlusconi, che è stato quello che ha fatto stringere la mano al presidente degli Stati Uniti e a quello della Russia a Pratica di Mare, che ha fatto sempre cose straordinarie in politica estera, che ha una autorevolezza riconosciuta in tutta Europa e nella comunità internazionale. Tutto questo mentre non c’è più la Merkel e quindi l’Europa non ha più una guida. L’Italia, con Draghi al governo e Berlusconi al Quirinale, potrebbe davvero guidare l’Unione europea».
«Non è la prima volta che una parte della coalizione di centrodestra è all’opposizione. All’inizio di questa legislatura, la Lega era al governo con i 5 Stelle, noi e Fratelli d’Italia eravamo all’opposizione. Credo che non sia un fattore che divide la coalizione, peraltro noi ci siamo presentati sempre uniti, anche alle ultime amministrative. Certo è che dovremmo costruire un centrodestra dove si discute meno di chi dovrebbe avere la leadership e si ragiona di più sui problemi che interessano davvero ai cittadini».
«I miei predecessori alla guida del gruppo Forza Italia alla Camera, Brunetta e Gelmini, sono diventati ministri. Io, invece, ho scelto di dedicarmi alla mia Regione, perché vorrei raccontare al Paese una Calabria che non si aspetta. La Calabria viene sempre raccontata come una Regione perduta. Ha giovani straordinari; i giovani che si laureano nelle università della Calabria in informatica e in statistica trovano lavoro nel 100% dei casi, ma fuori dalla Calabria. Abbiamo grandi risorse e ricchezze incredibili. Io vorrei essere il presidente che non solo passa alla storia, ma che dimostra al Paese che la Calabria è una Regione bellissima, complicata ma straordinaria».
Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.
La tua è una donazione che farà notizia. Grazie
x
x