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Verso il voto

Provinciali a Crotone, tensioni nel Pd per gli accordi su Voce

Non tutte le anime dem sostengono la candidatura del sindaco pitagorico. Quattro consiglieri comunali di maggioranza non lo appoggeranno

Pubblicato il: 15/11/2021 – 17:25
di Gaetano Megna
Provinciali a Crotone, tensioni nel Pd per gli accordi su Voce

CROTONE Anche nel Partito democratico emergono posizioni critiche per l’accordo elettorale in vista delle prossime elezioni alla Provincia di Crotone. Non tutti i rappresentanti del Pd, infatti, condividono l’accordo con il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, candidato a presidente dell’ente intermedio. Quello che emerge in modo chiaro è che ci sono mal di pancia in entrambi gli schieramenti: quattro consiglieri comunali della maggioranza di Voce hanno annunciato di non votare per il sindaco e nel Pd l’avvocato Marco Vallone, figlio dell’ex sindaco dem (Peppino), in una nota ha scritto che «appare grottesca, oltre che dannosa per l’intero territorio provinciale, la scelta del sindaco Voce di candidarsi a ricoprire il ruolo di presidente della Provincia».
Ci sarebbero anche sindaci e dirigenti che non condividono l’accordo con Voce. Al momento la loro posizione non è emersa pubblicamente e probabilmente saranno le urne a renderla chiara. Il problema c’è. Tra le fila del Pd pesa anche del fatto che, alcuni esponenti della delegazione che hanno chiuso l’accordo con Voce, stanno anche valutando la possibilità di presentare la lista dei candidati all’assemblea provinciale senza il simbolo del partito. Questa scelta viene giustificata con il fatto che, nella lista, potrebbe esserci un rappresentante di uno dei cespugli della sinistra. Il rischio che si corre è grosso, perché ci sono sindaci e consiglieri comunali che non intendono votare liste senza simbolo.
Questo almeno si racconta a Crotone, dove non ci sono dirigenti provinciali. Questo partito è stato da tempo decapitato e non si parla ancora di nomine degli organismi dirigenti per riprendere il bandolo della matassa. L’accordo con Voce non è stato deciso o formalizzato dal gruppo dirigente (non c’è). È stato sottoscritto per volontà di qualche sindaco del territorio. All’ultimo incontro era presente anche la segretaria cittadina Antonella Stefanizzi che, qualche giorno prima, su facebook si era detta contraria a qualsiasi accordo con Voce. I miracoli a volte succedono, perché Stefanizzi pare abbia cambiato opinione, probabilmente folgorata dall’incontro con il sindaco. Nel Pd ci sono diversi mal di pancia, così come ci sono tanti malumori tra le fila della maggioranza al Comune. Potrebbero essersi altri consiglieri di maggioranza a non votare Voce, oltre ai quattro che hanno ufficializzato la loro posizione.
Al Comune, infatti, si fa anche una conta e, se le indiscrezioni dovessero trovare conferma, il conteggio dei voti di preferenza per Voce sono destinati a scendere. (redazione@corrierecal.it)

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