SIDERNO Dopo i proiettili trovati sul davanzale di una delle finestre del municipio, l’amministrazione comunale appena insediatasi nella cittadina della Locride continua ad essere sotto tiro.
Nella notte ignoti hanno dato fuoco a due mezzi del Comune. Il sindaco Mariateresa Fragomeni si trova in questo momento al deposito (sito sotto la tribuna centrale dello stadio comunale) dov’è avvenuto il fatto per capire, insieme alle autorità, le dinamiche che vi stanno dietro. Nei giorni scorsi, il primo cittadino eletto nella recente tornata delle amministrative dopo circa tre anni di commissariamento del comune, aveva dichiarato: «È chiaro che questi gesti o quelli più gravi com’era stato già prima dell’esordio del nuovo consiglio comunale con l’incendio della macchina del consigliere Catalano sono atti vili che bisogna contrastare. Se l’idea è quella di attaccare Siderno si sbagliano perché non indietreggeremo di nulla».
Di fatti, l’escalation di intimidazioni nei confronti della nuova amministrazione comunale era iniziata subito dopo le elezioni con, anche in quel caso, l’incendio di alcuni automezzi del consigliere comunale Catalano.
Alle parole di Fragomeni fanno oggi eco la solidarietà del Partito Democratico espressa tramite il commissario regionale Stefano Graziano e le esternazioni del membro del direttivo nazionale Pd Nicola Oddati, che chiede allo Stato di manifestare la sua vicinanza verso il comune della Locride in un momento dove «la ‘ndrangheta vuol far capire chi comanda». Il prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, nel pomeriggio si recherà a Siderno. Nei giorni scorsi aveva già contattato il sindaco.
«Non passeranno», è il commento del sindaco dopo l’episodio di oggi. «È ormai evidente che siamo sotto attacco – ha dichiarato Fragomeni – un attacco che per la sua continuità, non lascia spazio ad interpretazioni fantasiose o peggio negazioniste, il messaggio è chiaro: vogliono bloccare la democrazia, riportare indietro Siderno».
«La nostra risposta – ha aggiunto Fragomeni – sarà nel modo di amministrare, impermeabile ad ogni tentativo di condizionamento, in sintonia con le istituzioni dello Stato e nell’esclusivo interesse dei cittadini e del bene comune». (f.d.)
x
x