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la ricorrenza

A 200 anni dalla nascita del Regolamento dell’Arma è stato presentato il calendario 2022

Il nuovo calendario dei Carabinieri è composto dalle tavole del mastro Chia e dai racconti di Lucarelli ispirati alla Storia degli ultimi due secoli

Pubblicato il: 16/11/2021 – 16:02
A 200 anni dalla nascita del Regolamento dell’Arma è stato presentato il calendario 2022

CATANZARO Oggi, nella caserma carabinieri di via Marafioti a Catanzaro, è stato presentato dal comandante provinciale, colonnello Antonio Montanaro, il calendario storico dell’Arma dei Carabinieri 2022, presentazione che segue già quella avvenuta ieri nella splendida cornice della galleria nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma alla presenza del comandante generale, Teo Luzi. Il calendario storico dei Carabinieri, giunto ormai all’89esima edizione, ha all’interno narrazioni ispirate dall’evoluzione dello storico regolamento generale dell’Arma, che risale al 1822, e, da allora, rimasto immutato nei valori ma sempre aggiornato con integrazioni susseguitasi in questi due secoli.

I racconti di Lucarelli e le tavole di Sandro Chia

Il calendario prosegue il cammino intrapreso due anni fa continuando ad arricchire racconti di narrativa contemporanea con pregiate tavole di maestri della “transavanguardia”. Il talento dello scrittore Carlo Lucarelli accompagna i lettori, mese dopo mese, con narrazioni ispirate dall’evoluzione dello storico Regolamento, che risale al 1822, e da allora immutato nei valori ma sempre aggiornato con integrazioni susseguitesi in questi due secoli. La penna del celebre giallista si sofferma di volta in volta su episodi ambientati lungo il corso degli ultimi 200 anni nei quali il Regolamento si manifesta come chiave di volta non solo per l’organizzazione dell’Arma ma per la sua perfetta integrazione nella società. Storie di vivere comune assurgono a riferimenti valoriali mostrando come i concetti espressi nello storico documento si incarnano nel quotidiano agire dei Carabinieri. È da questo paradigma che si declinano gli avvincenti racconti di Carlo Lucarelli che si fondono in un unicum quasi inscindibile con le straordinarie opere del maestro Sandro Chia. Ne scaturisce un percorso narrativo che si snoda tra i doveri e le responsabilità dell’essere Carabiniere, dove il militare è presenza tra e per le persone, attraverso immagini che generano un racconto fatto di luce, di colori tenui, di ritmi grafici soavi. 

una delle tavole del calendario per il mese di maggio

Una storia lunga più di 200 anni

Duecento anni fa eravamo già nati. Non lo era l’Italia, così i Carabinieri prestavano servizio nelle poche regioni governate dai Savoia. Lo spirito che ci animava, oggi è lo stesso di allora. Lo possiamo ritrovare nel primo regolamento generale, che risale appunto al 1822. Due secoli in cui sono state aggiornate le disposizioni, le procedure, la forma, ma non è cambiata – perché non può cambiare – la sostanza del nostro agire. Essere al servizio degli Italiani! I Carabinieri hanno accompagnato la storia della Nazione e la quotidianità dei cittadini, sempre ispirati ai migliori valori dell’Italia: solidarietà, laboriosità e impegno, valori che connotano l’identità nazionale e che qualificano l’aggettivo “italiano” nel mondo. Abbiamo provato a esplorarli sfogliando le pagine di quel vecchio Regolamento, che si vuole ispirato anche a precetti religiosi. Frugando tra i compiti che già al tempo svolgevamo, all’indomani del congresso di Vienna e della restaurazione dei sovrani europei spodestati, abbiamo scoperto l’attualità di un passato all’apparenza tanto remoto. Le scorte d’onore che nel 1848 ci hanno visti salvare il re sul campo di battaglia rimandano direttamente al quotidiano impegno dei Corazzieri preposti alla tutela del nostro Presidente. L’uso dell’abito civile per condurre «una operazione secreta» richiama alla mente gli “invisibili” del Ros, che catturano i latitanti agli antipodi sul pianeta o riescono a pedinare per settimane, senza farsi scoprire, un sospetto terrorista. L’elenco potrebbe continuare, come si snodano di mese in mese i passi normativi che qui riportiamo e la loro trasposizione pittorica e narrativa. Attraversano il Risorgimento, l’Unità d’Italia, le guerre e la ricostruzione. Sfiorano temi di primaria importanza come la salute, l’ambiente, lo sport, gli umani sentimenti. Non mancano i riferimenti al cinema e alla letteratura, da “Pane, amore e fantasia” di Vittorio De Sica ai “Racconti del Maresciallo” di Mario Soldati. A ricomporre la trama ci hanno aiutato due artisti straordinari. Traendo spunto dalle scarne righe dei numeri del Regolamento scelti per questa rassegna, la capacità d’invenzione dell’emiliano Carlo Lucarelli ha composto racconti suggestivi e densi di significato. Uno scrittore straordinario – e non fa solo quello! – che ha saputo spaziare con la sua penna dall’Eritrea di fine Ottocento al Ventennio, fino ai giorni nostri, tratteggiando figure della Benemerita come il capitano Colaprico di alcuni bei romanzi, sempre affiancato dal buluk-bashi Ogbà. I disegni, i volti, i colori, sono quelli di un grande maestro della pittura contemporanea. Con Sandro Chia, un talento che dalla natia Toscana lo ha portato negli Stati Uniti e lo ha fatto conoscere nel mondo, chiudiamo il cerchio di una trilogia dedicata alla Transavanguardia, una scuola che ha aggiornato l’affermazione italiana in un campo che ci ha visti sempre protagonisti. Un Calendario storico dev’essere, come quello dell’Arma dei Carabinieri, un’opera d’arte, in un Paese che è un museo a cielo aperto, possiede un patrimonio culturale senza pari e vanta il numero più elevato di siti tutelati dall’Unesco. La creatività è nel Dna nazionale e l’Arma, che fin dal 1822 ha adottato precise regole per servire i cittadini, si è affermata nei secoli quale parte integrante della nostra “italianità”. Dai compiti scolpiti negli assunti regolamentari a un lavoro incessante, a un duro sacrificio, il passo è stato breve. E le “avventure” che leggerete in queste pagine, mirabilmente illustrate, pescano tutte dalla Storia. È una storia che non intende fermarsi, nemmeno a dirlo. Verranno altri scrittori, altri pittori. Verranno altri Carabinieri! 

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