CORIGLIANO ROSSANO Proprio in giorni in cui i Consorzi di bonifica stanno finendo nell’occhio del ciclone, ecco giungere un’ordinanza della sezione tributaria della Corte di Cassazione che riscrive la giurisprudenza per i casi simili.
E mentre gli operai del Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino sono ancora in stato di agitazione a causa degli stipendi arretrati e da più parti si invoca la revisione di questi enti, l’ordinanza – la numero 31851/2021 proc. nr 6440/2017 – libera centinaia di contribuenti di Corigliano Rossano dalla pressione delle ingiunzioni di pagamento del Consorzio di bonifica, nei casi in cui i servizi non vengano garantiti.
Nei giorni scorsi, gli ermellini hanno dato ragione ad un contribuente di Corigliano Rossano che aveva presentato ricorso, affermando che il potere impositivo del tributo da parte del Consorzio di Bonifica, si concretizza solo in presenza di opere effettivamente realizzate o la dimostrazione di vantaggi concretamente esistenti e facendo propria la decisione della Corte Costituzionale n° 188 del 2018 (secondo cui la Consulta aveva reputato illegittimo l’assoggettamento al tributo consortile solo perché l’immobile ricade nel comprensorio del consorzio, ndr).
Inoltre, l’ordinanza ha contestato il cosiddetto Piano di Classifica (lo strumento utile a quantificare l’entità del contributo ricadente sulle proprietà degli immobili che traggono beneficio dall’attività di bonifica) che la Suprema Corte ha ritenuto inadeguato ad individuare il terreno del ricorrente, mancando l’atto di perimetrazione del comprensorio. Il ricorrente ha affidato la difesa all’avvocato Tatiana Domenica Novello. (l.latella@corrierecal.it)
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