COSENZA Il pubblico ministero Margherita Saccà ha chiesto al termine della requisitoria nell’udienza in corso al Tribunale di Cosenza il rinvio a giudizio per tutti gli indagati nel crac della Bcc, Banca di Credito di Cosenza. I 28 imputati sono accusati di bancarotta fraudolenta.
Le persone coinvolte nel presunto crac dell’istituto di credito, avrebbero creato un buco di circa 23 milioni di euro con una serie di operazioni poi finite nelle indagini coordinate dalla Procura di Cosenza, guidata da Mario Spagnuolo e condotte dai finanzieri diretti dall’allora comandante provinciale, il colonnello Marco Grazioli e dal tenente colonnello Michele Merulli. La banca finì è in liquidazione e venne nominato curatore della procedura, Leonardo Patroni Griffi.
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