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«All’azienda Mater Domini nessuna svolta gestionale e nessuna meritocrazia»

I sindacati Cisl Medici, Aaroi-Emac, Anaao-Assomed, Fassid-Sinafo ribadiscono le critiche al commissario Giuliano

Pubblicato il: 18/11/2021 – 8:22
«All’azienda Mater Domini nessuna svolta gestionale e nessuna meritocrazia»

CATANZARO “Non sono servite le molteplici sollecitazioni al commissario Giuliano delle Cisl Medici, Aaroi-Emac, Anaao-Assomed, Fassid-Sinafo, che esprimono oltre il 90% della rappresentatività sindacale aziendale, a dare seguito all’applicazione integrale dell’accordo decentrato sulla premialità 2019 approvato con delibera 534/2021, la cui attuazione risulta propedeutica e necessaria per l’avvio delle successive annualità 2020/2021”. Lo affermano Cisl Medici, Aaroi-Emac, Anaao-Assomed, Fassid-Sinafo, secondo cuo “òa suddetta premialità è stata già corrisposta al personale non dirigente, il cosiddetto comparto, già nel mese di luglio determinando una inaccettabile sperequazione. Ciò ha anche determinato, in base alle risultanze delle assemblee dei dirigenti medici e sanitari dell’Azienda ospedaliera Mater Domini, la continuazione dello stato di agitazione della dirigenza medica e sanitaria. In merito all’accordo siglato il 10 novembre tra il commissario Giuliano e i due sindacati Cgil Fp e Uil Fp, che esprimono meno del 10% della rappresentatività aziendale, occorre rilevare l’assenza delle valide premesse normative, come definite dai contratti nazionali di lavoro, che hanno indotto Cisl Medici, Aaroi-Emac, Anaao-Assomed, Fassid-Sinafo a non partecipare alla predetta riunione e successivamente a non aprire alcun tavolo sindacale con la parte pubblica. Infatti, ritengono l’accordo siglato con Cgil Fp e Uil Fp – sostengono le sigle sindacali – irregolare sia per la metodologia adottata che nel merito, in quanto presenta evidenti erroneità e violazioni delle norme contrattuali nazionali. L’autocelebrazione sulla stampa del commissari ostraordinario, quindi, appare per tanti versi sorprendente ed inquietante. Dall’accordo non traspare alcuna ‘svolta epocale’ ed alcuna valorizzazione della meritocrazia, anzi lo stesso contrasta con i riferimenti contrattuali generali ed omogenei ai quali le aziende devono attenersi. L’enfatizzazione dell’accordo coinvolge, poi, due sindacati quale la Uil Fp (solo territoriale e non aziendale) e la Cgil Fp, che appena 45 giorni fa aveva chiesto, in conferenza stampa, alla presenza di tutta la segreteria territoriale, di sollevare dall’incarico il commissario Giuliano. Ci chiediamo, ‘cui prodest un accordo viziato da violazioni contrattuali, erroneità e future azioni giudiziarie?”. Cisl Medici, Aaroi-Emac, Anaao-Assomed, Fassid-Sinafo – conclude la nota – “perseguono il rispetto di norme e regole dettate a livello nazionale e l’esigibilità degli impegni assunti dall’Azienda, anche a dispetto di possibili difficoltà, e confermano il loro impegno a tutela della dirigenza medica e sanitaria”.

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